Giustizia. Anm: “Si” a riforme utili, ma toghe autonome
21 Settembre 2008
di redazione
L’Associazione nazionale dei magistrati dice sì alle riforme, ma "a quelle riforme che mirano a realizzare processi in termini ragionevoli" e che servono al buon funzionamento della Magistratura; lo ha detto questa mattina Luca Palamara, presidente della giunta dell’Anm, in occasione della riunione del comitato direttivo centrale.
I provvedimenti che sono stati presi sino ad ora dal Governo sono per Palamara "provvedimenti che non realizzano l’obiettivo di una giustizia che funziona, che è la vera emergenza. Si dice che l’Anm è arroccata, che non è un interlocutore sul tema delle riforme, ma noi vogliamo dire di sì a quelle riforme che servono per far funzionare la giustizia".
"Diciamo no alle modifiche che hanno un altro scopo che vogliono incidere e ridurre sul controllo della legalità. La nostra premessa indefettibile è la difesa dei valori costituzionali, noi vogliamo accettare la sfida della modernità", ha aggiunto il presidente Palamara riferendosi al nuovo ordinamento giudiziario, soprattutto per quanto concerne i temi della valutazione professionale e delle nomine.
fonte: APCOM