Giustizia: processo Br riparte da zero per errore della Boccassini
23 Aprile 2008
di redazione
Il processo a 17 presunti appartenenti
alle nuove Brigate Rosse versione “Partito comunista
politico-militare” quasi sicuramente dovrà ricominciare da zero
il prossimo 28 maggio.
Il pm Ilda Boccassini
si era infatti dimenticata di citare come parte civile la
presidenza del Consiglio dei ministri. La nullità è stata sanata dalla
corte d’Assise dopo aver rigettato l’eccezione specifica delle
difese perchè queste non ne avevano titolo in quanto non
interessate. “Ma – scrivono i giudici nell’ordinanza – quando le
parti pur non legittimate individuano un’inosservanza di una
norma processuale prevista a pena di nullità rilevabile anche
d’ufficio, il giudice non può esimersi se la fase processuale lo
consente dal rilevarlo e se possibile dal sanare tale nullità”.
“Parte offesa dei reati di eversione dell’ordine democratico e/o
di terrorismo – ricorda la corte – è lo Stato italiano in quanto
esso è deputato a garantire ai cittadini la loro sicurezza e
l’ordinato e pacifico svolgersi della vita politica e
democratica. L’organo che in questo caso deve rappresentare lo
stato è il massimo organo esecutivo, la Presidenza del consiglio
dei Ministri”.
La mancata citazione dello Stato nel processo alle nuove Br è
frutto di errori di valutazione del pm, del giudice dell’udienza
preliminare e della stessa corte d’Assise che non se n’era
accorta fino a quando non arrivava l’eccezione della difesa.
Il 28 maggio si riparte da zero. Intanto i giudici hanno deciso
di acquisire al fascicolo del dibattimento un documento trovato
addosso all’imputato Davide Bortolato sulle elezioni del 2008 e
sullo “Stato borghese che non si cambia, si abbatte”.
Gli imputati del processo di Milano sono diventati 17 perchè è
stata riunita la posizione di Michele Magon, arrestato a novembre
del 2007 e rinviato a giudizio dal gup nel marzo scorso. Alla
fine dell’udienza dal pubblico che salutava a pugno chiuso gli
imputati nelle gabbie c’era chi gridava: “Anche ieri 5 morti sul
lavoro”.
fonte: APCOM