Google lancia Chrome e rivela le nuove ambizioni anti-microsoft
03 Settembre 2008
di redazione
Velocità e semplicità tali da rendere il browser per la navigazione su Internet "invisibile". E’ quanto ha promesso il colosso informatico Google, nel presentare il suo nuovo browser "Chrome", in quello che è l’ultimo episodio della battaglia del colosso di Mountainview contro Microsoft per il primato informatico mondiale.
L’annuncio era arrivato a sorpresa proprio lunedì, nel giorno del ‘Labor Day’ in America, con tanto di fumetto uscito sul web, e qualcuno aveva anche pensato a uno scherzo. E invece, con quel tocco divertente con cui è riuscito ad accattivarsi sempre la simpatia degli utenti, Google non poteva fare più sul serio, e ha presentato a sorpresa un suo browser per competere con Internet Explorer di Microsoft, il programma che, essendo incorporato nel sistema operativo Windows, possiede oltre il 70% del mercato dei browser. Solamente la settimana scorsa Microsoft aveva annunciato l’ultima versione del browser: Internet Explorer 8.
"Chrome" promette di dare battaglia anche all’altro browser, Firefox, di Mozilla Foundation, la cui fetta di mercato è del 19,7 per cento.
Mentre da ieri è disponibile sul sito (www.google.com) la versione beta di Chrome, dalla settimana prossima sarà scaricabile gratuitamente la versione definitiva per Pc, in 43 lingue. Google, che afferma di aver progettato Chrome per funzionare su tutte le piattaforme, ha detto che versioni funzionanti su Mac e Linux saranno pronte a breve. Si tratterà inoltre di un browser "open source", modificabile dagli sviluppatori terzi.
Nel nuovo prodotto di Google, presentato ieri nel corso di una conferenza stampa da Mountainview, in California, una particolare enfasi è stata posta sulle "tab", le linguette associate alle pagine web e che gli ingegneri di Google definiscono "la cosa più utile apparsa nel mondo dei browser negli ultimi 10 anni".
Inoltre, grazie alla funzione "Omnibox", che fonde la barra degli indirizzi con la finestra di ricerca, la navigazione dovrebbe essere ancora più semplice e intiutiva. Il browser di Google, garantiscono da Mountainview, sarà anche molto più veloce grazie ad un’architettura del software chiamata V8, paragonata ad un motore a 8 cilindri.
Negli ultimi anni Google ha dimostrato più volte di saper prendere spunto dalle creazioni di Microsoft, per sviluppare poi programmi capaci di sostituirsi a esse. Un esempio indicativo è stato l’introduzione di una serie di programmi e applicazioni simile ai popolari software di Microsoft Office come Word ed Excel.
L’idea di realizzare un browser è stata sviluppata successivamente, quando i dirigenti di Google hanno compreso come quelli esistenti non sarebbero stati molto probabilmente in grado di sostenere le molte nuove applicazioni su cui il motore di ricerca punta incessantemente. "Abbiamo capito che il web si è evoluto da un insieme di semplici pagine a ricche applicazioni interattive, e che dunque è necessario ripensare completamente al browser – ha commentato Sundar Pichai, vice direttore generale della divisione di gestione dei prodotti di Google, sullo stesso sito del colosso- Quello di cui avevamo davvero bisogno non era solo un browser, ma una piattaforma moderna di pagine web e di applicazioni, ed è quanto abbiamo deciso di creare". Ancora, Linus Upson, responsabile della divisione ingegneria di Google, ha scritto che "Google Chrome è un’altra opzione, che speriamo contribuirà a migliorare il web".
Non si è fatta intimorire più di tanto Microsoft, con Dean Hachamovitch, dirigente che monitora gli sviluppi di Internet Explorer che si è detto fiducioso della continuità del successo di Internet Explorer. E Danny Sullivam, direttore del sito di informazione e analisi Search Engine Land, ha commentato in un’intervista al Wall Street Journal che, "solo perché Google ha ora un browser, non significa che tutti lo utilizzeranno".
Sta di fatto che finora Google ha tentato di competere contro il browser di Microsoft sostenendo Firefox, il secondo browser più popolare proprio grazie a un’alleanza pubblicitaria conclusa con Google. Con "Chrome", l’attacco diventa ora diretto, senza esclusione di colpi.
fonte: APCOM