Google. Motore di ricerca parzialmente bloccato in Cina
30 Giugno 2010
di redazione
Google ha annunciato che il suo motore di ricerca è stato "parzialmente bloccato" in Cina, visto che la licenza è scaduta. Email e News rimangono però accessibili.
Il colosso dei servizi web Google ieri aveva annunciato che introdurrà un "nuovo approccio" per garantire la navigazione in Internet agli utenti cinesi rispettando le leggi del Paese ma permettendo nel contempo di aggirare le regole sulla censura imposte da Pechino. In un comunicato, la compagnia spiega che gli internauti cinesi non verranno più indirizzati automaticamente sul sito non censurato di Hong Kong, ma saranno inviati su una "pagina di sbarco", Google.cn, che fornirà servizi di base, e dalla quale potranno, se lo vorranno, accedere al sito di Hong Kong cliccando su un apposito spazio.
Con questo espediente Google punta a dirimere la controversia con il governo di Pechino, che aveva minacciato di non rinnovare alla compagnia la licenza per operare nel Paese se avesse continuato a indirizzare in automatico gli internauti cinesi sul sito non filtrato di Hong Kong. E non è un caso che l’annuncio di Google arrivi proprio alla vigilia della scadenza della sua licenza Icp (Internet Content Provider), senza la quale, come dichiarato da David Drummond, capo degli affari legali della compagnia, "non possiamo tenere un sito commerciale come Google.cn e Google verrebbe di fatto oscurato in Cina".
"Entro pochi giorni completeremo il reindirizzamento, inviando tutti i nostri utenti cinesi sulla nostra pagina di sbarco", ha dichiarato Drummond, sottolineando però come il nuovo servizio "non è una concessione, ma esattamente lo stesso servizio con un click in più". Ciò nonostante, Dummord ha dichiarato che la compagnia è "fiduciosa" che il governo di Pechino rinnoverà la sua licenza.