Governo. Mons. Crociata: “No a capro espiatorio, tutti responsabili”
09 Novembre 2010
di redazione
Durante la conferenza stampa giornaliera dei lavori della 62° assemblea generale della Cei ad Assisi, rispondendo ad una domanda sui recenti accadimenti che hanno connotato la scena politica italiana, in particolar modo le vicende scandalistiche riguardanti il premier, il segretario della Cei Monsignor Mariano Crociata ha sostenuto che non va cercato "un capro espiatorio", ma va perseguito un cambio di stile generale della collettività.
"Il nostro discorso – ha sostenuto – non è moralismo, ma è un richiamo alle grandi responsabilità che abbiamo nei confronti della collettività" questo perché "il senso della democrazia è proprio questo: sentirsi sempre tutti responsabili".
Anche Crociata ha sottolineato quanto già detto ieri dal Cardinal Bagnasco: c’è bisogno di un "accordo tra pulsioni e libertà tra ideali e vita vissuta". "Io sono convinto – ha concluso – e preoccupato del fatto che qui siamo di fronte a una situazione preoccupante per tanti versi, ma non si vede un verso di cambiamento. La preoccupazione deriva dal fatto che non scocca nulla, non si cambia registro, non si cambia stile, perché si continua il gioco di trovare qualcuno su cui scaricare la responsabilità".