Haiti. Msf: situazione feriti sempre più difficile, scorte medicinali a rischio

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Haiti. Msf: situazione feriti sempre più difficile, scorte medicinali a rischio

19 Gennaio 2010

La situazione dei feriti a Port-au-Prince "è sempre più difficile, le persone aspettano ancora troppo tempo prima di ricevere le cure". Lo afferma Marie-Christine Ferir, uno dei coordinatori dell’emergenza. "Gli ospedali che sono ancora in piedi – dice – sono pieni. Siamo ancora lontani dal far fronte ad un gran numero di pazienti che hanno un grande bisogno di interventi chirurgici. Siamo costretti a concentrarci sulle persone che hanno ferite molto gravi, per le quali l’intervento chirurgico può salvare la vita".

C’è poi "grande preoccupazione" per le scorte di medicinali; rimpiazzarle "si sta dimostrando una sfida enorme. I voli a Haiti sono ancora molto limitati. Un aereo che doveva arrivare domenica con altro materiale è stato dirottato verso la Repubblica Dominicana. Da lì le strade sono lente e congestionate".

Msf ha curato oltre 3mila persone nella capitale, 400 gli interventi chirurgici. Le ferite più comuni e gravi sono fratture aperte, ferite alla testa e ferite infette che necessitano di amputazioni. Ha poi iniziato a montare l’ospedale gonfiabile in un campo aperto non lontano dall’aeroporto. Questa struttura sarà operativa non appena possibile. Altre equipe di Msf hanno visitato le zone fuori della città e hanno trovato danni notevoli e grandi numeri di feriti alcuni dei quali fuggiti dalla capitale in cerca di cibo cure e riparo.

A Jacmel, una città sulla costa meridionale, circa il 60% degli edifici sono stati distrutti. L’ospedale lì è parzialmente collassato, ma la sala operatoria è ancora utilizzabile e Msf inizierà a lavorarci appena possibile. Tuttavia le strade sono bloccate quindi le scorte devono essere portate in elicottero. Sono 130 gli operatori internazionali giunti a Haiti che supportano il personale haitiano: molti di loro – sottolinea l’organizzazione – hanno lavorato senza sosta, nonostante abbiamo perso molte persone tra parenti, amici e colleghi.