I barbari del Feyenoord e gli Stadi di Roma
20 Febbraio 2015
di redazione
Dopo la calata dei barbari del Feyenoord su Roma proviamo a ragionare sulle dichiarazioni fatte dal questore della Capitale che ha spiegato come, solo nel Centro Storico, fossero stati mobilitati 600 uomini delle forze dell’ordine (1.800 in tutto) a scopo preventivo.
“Non siamo intervenuti davanti alla sporcizia e allo scempio per evitare il peggio a Piazza di Spagna,” ha detto D’Angelo in conferenza stampa. Le parole del questore dovrebbero far riflettere sulla difficoltà di gestire e contrastare la guerriglia delle tifoserie ultrà organizzate, gruppi di persone spesso ubriache che vanno contenute, convogliate, eterodirette, cercando di evitare o limitare i danni provocati dalle trasferte, di qualsiasi bollino esse siano.
E’ un discorso che riguarda la possibilità che le forze della sicurezza debbono avere di controllare e tenere lontane le ‘tifoserie’ dai punti sensibili di una città. Ebbene, lo Stadio Olimpico è troppo vicino al centro storico della Capitale per evitare il peggio. Da Piazza di Spagna all’Olimpico il passo è breve per i malintenzionati e questo rende molto più complicata l’opera di prevenzione e sicurezza.
Per dire, l’Amsterdam Arena, fatti i debiti paragoni tra le due città, sorge molto più lontano dal centro della città olandese, nello Zuidoost, lo stadsdeel separato dal resto di Amsterdam (chi arriva in macchina via Arnhem se lo trova subito davanti).
A Roma il sindaco Marino spera di posare la prima pietra di un nuovo stadio nel 2015 anche se siamo ancora alla fase progettuale e dopo il pronunciamento del Comune si attende quello della Regione. Parliamo, insomma, di anni e se pensiamo alla location, dicono Tor di Valle, certo ci allontaniamo di più dal centro cittadino rispetto all’Olimpico ma non tantissimo.
Insomma, prima di alzare il ditino accusatore e lasciarsi andare a un facile scaricabarile, forse il sindaco farebbe bene a studiare meglio tutti gli aspetti legati alla brutta pagina degli unni nelle fontane di Roma, mettendosi al tavolo con staff e consiglieri per approfondire bene la questione dal punto di vista del rapporto tra ambiente urbano e ordine pubblico.