I blogger di Cuba costretti a fingersi turisti

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

I blogger di Cuba costretti a fingersi turisti

15 Ottobre 2007

Cuba è stata definita da Reporters sans Frontières «uno dei 13 Paesi nemici di Internet» (insieme a Cina, Arabia Saudita, Iran e Siria), ma nonostante tutte le restrizioni i blogger cubani ci sono e si fanno sentire. Come? Si fingono turisti stranieri e navigano sfruttando le connessioni degli hotel, dove il web non è controllato e pagano sei dollari all’ora (metà dello stipendio medio di un cubano).
Questo è quello che racconta Yoani Sànchez, curatrice www.desdecuba.com, che per aggirare la stretta sorveglianza del regime castrista che ha messo al bando le connessioni Internet private e costretto i cubani a recarsi negli Internet point pubblici situati negli uffici postali, dove le attività online possono essere monitorate più facilmente, si traveste da turista, improvvisa un accento tedesco e si infila nella hall degli sfarzosi alberghi della capitale. Ma quello che più colpisce è che quello di desdecuba non è un fenomeno isolato, havanascity.blogspot.com è la testimonianza di altro blogger indipendente che manifesta apertamente l’insofferenza della popolazione cubana nei confronti di Castro.