I legali di Bruno Contrada chiedono la revisione del processo

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I legali di Bruno Contrada chiedono la revisione del processo

16 Giugno 2009

Nella richiesta l’avvocato Giuseppe Lipera chiede la revisione del processo e sollecita la Corte d’appello di Catania, in considerazione dell’età avanzata del condannato e del suo stato di salute, a sospendere la pena comminata a Bruno Contrada, disponendone l’immediata scarcerazione o, in subordine, una pena meno afflittiva.

Contrada, 78 anni, attualmente agli arresti domiciliari per gravi motivi di salute, fu condannato in primo grado a dieci anni il 5 aprile del 1996 dal Tribunale di Palermo, presieduto da Ingargiola, perché accusato di concorso esterno in associazione di tipo mafioso. Successivamente i giudici d’ appello lo assolsero con formula piena, "perchè il fatto non sussiste", il 4 maggio del 2001. Fu la Cassazione ad annullare quella sentenza assolutoria il 12 dicembre 2002 e a disporre un nuovo processo d’appello. Il processo bis si concluse il 25 febbraio del 2006 con la condanna ancora a dieci anni.

La Cassazione, il 10 maggio dell’anno successivo, rigettò il ricorso dei difensori di Contrada e la sentenza è così divenuta definitiva. L’indomani Contrada si presentò al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, dove è ancora detenuto. Il "fine pena" è fissato per il 1 ottobre del 2014.