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I voti di Ncd si pesano, non si contano
02 Febbraio 2015
di redazione
Abbia fiducia Matteo Renzi che le riforme le abbiamo sempre volute fare e dunque non c’è ragione di continuare a essere irritante: noi siamo quelli di prima, e lui?
Stia sereno anche e soprattutto Matteo Salvini visto che durante l’elezione del Presidente Mattarella abbiamo contato nel bene e nel male molto di più di grandi partiti che sono spariti (M5S) o si sono sciolti alla quarta votazione dimostrando il loro dna minoritario.
E stiano tranquilli i domatori del circo mediatico sempre più trash, dove i presunti battitori liberi delle più svariate casacche si divertono a infilzarci, sorvolando come del resto hanno sempre fatto sul ruolo svolto dal nostro partito nella politica italiana dell’ultimo anno.
Il programma che ci eravamo dati è in larga parte ancora attuale: siamo in un governo che sta riformando le istituzioni, che ha fatto una riforma del lavoro osteggiata in tutti i modi dalla sinistra, e che per adesso non ha stravolto l’agenda delle social issues.
Certo che per essere un partito che si starebbe leccando le ferite o sarebbe sull’orlo di sparire stiamo messi piuttosto bene. Del resto i voti del nuovo centrodestra si pesano, non si contano.
