Idrocarburi, Vicari: Recepimento direttiva Ue in dirittura d’arrivo, norma ‘air gun’ da cambiare

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Idrocarburi, Vicari: Recepimento direttiva Ue in dirittura d’arrivo, norma ‘air gun’ da cambiare

25 Marzo 2015

L’Italia è pronta a recepire la direttiva Ue che regola le operazioni offshore. Il recepimento “è  in dirittura di arrivo”, a dirlo è il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, intervenendo all’Offshore Mediterranean Conference – Omc 2015, l’esposizione internazionale sul mondo petrolifero, le tecnologie e i servizi specializzati nell’Oil&Gas, che si svolge fino al 27 marzo a Ravenna. “Avremo regole più stringenti di quanto chiede l’Europa”, sottolinea Vicari. “Queste regole consentiranno l’uso delle tecnologie offshore di ricerca e prospezione”. Secondo il sottosegretario “l’Italia ha  sempre proposto soluzioni tecnologiche all’avanguardia come la scatola nera sugli impianti. Puntiamo a raggiungere un livello uniforme delle attività offhore nel Mediterraneo. Con gli altri Paesi del Mediterraneo continueremo a implementare regole comuni. La sicurezza degli approvvigionamenti è fondamentale ma questa deve essere raggiunta in sicurezza”. Parlando della Strategia energetica nazionale (SEN), Vicari ha sottolineato come sia “importante raddoppiare la produzione nazionale di idrocarburi. Stimiamo possano mobilitare investimenti pari a 15 miliardi di euro”. Sempre secondo il sottosegretario “le nuove produzioni sostituiranno le importazioni che hanno costi di emissione sei volte maggiori”. In Italia, ha ricordato, “non ci sono stati incidenti significativi in mare in 60 anni di attività. Siamo best practice in termini di sicurezza”. Vicari ha anche affrontato il tema della norma sull’air gun, che vieta  l’esplorazione nel sottosuolo in ambiente marino per ricerca e ispezione finalizzate alla coltivazione di idrocarburi, dicendo che “va cambiata”. “L’air gun non è reato in nessun paese del mondo. Per questo il ministero ritiene opportuno che venga modificato il decreto sugli ecoreati per coerenza col resto del mondo. In questo modo salvaguardiamo gli investimenti strategici esteri e la tutela dell’ambiente che è una priorità del nostro dicastero”.