Idv. Di Pietro: “Sarò il leader fino a quando riuscirò a far giudicare il premier”

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Idv. Di Pietro: “Sarò il leader fino a quando riuscirò a far giudicare il premier”

06 Febbraio 2010

Al congresso dell’Italia dei valori è il giorno oggi di Antonio di Pietro, che promette di "ripulire la piazza" e "buttare a mare il governo Berlusconi", per il "bene della democrazia".

Con la colonna sonora de "I cento passi" — il film di Marco Tullio Giordana dedicato alla vita e all’omicidio di Peppino Impastato, impegnato nella lotta alla mafia — e a far da cornice le mani alzate di tutti i delegati "per mostrare a tutti che sono pulite", l’ex magistrato è stato accolto da un’ovazione nell’albergo romano dove si tiene l’assise, in diretta sul web. "Abbiamo da fare. Dobbiamo ripulire la piazza per fare il bene della democrazia", ha scandito l’ex pm di Mani Pulite dal palco, negando rivalità con un altro ex giudice, ora esponente dell’Idv, Luigi De Magistris.

"Come vi può sembrare possibile che un padre possa essere invidioso della creatura che ha creato? Siamo una squadra, non siamo in competizione, siamo una squadra unita". L’impegno è quello di "buttare a mare il governo Berlusconi" ed affidare "la sua persona ai magistrati". Per farlo, non restare all’opposizione ma costruire l’alternativa.

"Abbiamo il dovere di trovare un punto d’incontro, tra il nostro programma e quello degli altri, senza barriere ideologiche", spiega, guardando il segretario del Pd Pierluigi Bersani, in platea affiancato da un’applauditissimo Nichi Vendola. Di Pietro è candidato di fatto a succedere a se stesso come presidente dell’Idv, formazione di centrosinistra alleata del Pd. Contro di lui è stata annunciata la candidatura di un altro deputato, Francesco Barbato, ma l’esito del voto per il leader, appare del tutto scontato. "Passerò la mano, ma solo quando la nave dell’Idv sarà arrivata in porto. Fino al 2013 il mio impegno è questo", ha detto. L’Idv punta infatti a un risultato di almeno il 10% alle prossime Politiche.

Ma il leader dell’Italia dei Valori va oltre e dal palco del congresso del suo partito conferma la sua linea meno movimentista e più di alternativa di governo: "Basta all’opposizione solo di pancia o di piazza. Se vuoi fare l’opposizione che urla solo nelle piazze – ha sottolineato – va bene, c’é il nostro zoccolo duro che ci vota, che può essere il 2% o l’8%, dipende dal mal di pancia che c’é in quel momento". "Ma se guardiamo solo al voto di pancia che dipende dal mal di pancia di quel momento, è solo un voto di diarrea politica", ha sostenuto Di Pietro.