Il capopopolo
11 Aprile 2020
Che le dirette Facebook possono creare dipendenza lo sapevamo. Veder aumentare progressivamente i numeri di chi si collega, oggettivamente, da gusto. E più è importante l’occasione, più c’è la possibilità che i numeri salgano. Quando a farlo è un influencer, poco importa. È il suo mestiere. Ma quando a insistere è il Presidente del Consiglio nel bel mezzo di una emergenza sanitaria ed economica, allora no, non è accettabile. Anche perché, una delle regole base delle dirette è questa: per acchiappare devi alzare i toni. Per cui, non bastava l’ormai consueto annuncio dell’ennesimo prolungamento della clausura. No! Conte questa volta è andato oltre. E, da buona diretta Facebook, ha sferrato un attacco frontale ai leader dell’opposizione, con tanto di nomi e cognomi. Irrituale dal punto di vista istituzionale. Normalissimo per la logica da Grande Fratello della Casalino & Co che è arrivata persino a “feisbucchizzare” la TV di Stato. E cosa importa se si trasforma un discorso alla nazione in un comizio virtuale. E chissenefrega pure della comunicazione di crisi.
Nella legislatura del “tutto è possibile” accade anche questo, ovvero che si passi dal “dobbiamo restare uniti” al “ora faccio nomi e cognomi” nel giro di qualche istante. I più maligni hanno sottolineato come Conte voglia cavalcare il momento e l’effetto “round the flag”, che porta i cittadini a non smarcarsi dalle istituzioni in questo tempo difficile, per ergersi a uomo solo al comando. Per la verità, anche per le opposizioni è apparso chiaro sin da subito che la cabina di regia convocata proprio da Conte fosse una operazione di facciata per mostrare che in cabina c’era posto solo per una poltrona: quella del premier.
Insomma, un vero capopopolo. Che sia questa l’intenzione del buon Rocco? Trasformare Giuseppi in un vero capopopolo con pieni poteri – lui sì – a suon di Dpcm? In tutto ciò si registra il silenzio assordante di PD e M5S. Troppo impegnati a stracciarsi le vesti per l’Orban di turno, senza accorgersi di essersi diventati orbi sulle cose nostrane. Meglio la pagliuzza che la trave, no?
P.s. Churchill non fu un capopopolo. Così giusto per tenerlo a mente.