Il Duomo di Torino gremito per il saluto ad Andrea Pininfarina

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Il Duomo di Torino gremito per il saluto ad Andrea Pininfarina

11 Agosto 2008

Nonostante la città semideserta e il gran caldo c’era lo Stato maggiore della Confindustria, i
rappresentanti delle istituzioni locali e del governo, e una parte importante dell’imprenditoria italiana oltre a quasi duemila torinesi che hanno partecipato ai funerali di Andrea Pininfarina, che si sono svolti al Duomo di Torino. In prima fila, nella chiesa rinascimentale, i familiari dell’ingegnere scomparso giovedì scorso in un incidente con il suo scooter, tra cui i figli Luca, Benedetto e Sergio e la moglie Cristina Pellion di Persano. La messa funebre è stata celebrata dal cardinale Severino Poletto che ha ricordato "lo stile e il metodo e la capacità di rivitalizzare le potenzialità nascoste" di Andrea Pininfarina, che il cardinale conosceva personalmente e considerava straordinario per la sua capacità di dialogo, capacità di analisi e fiducia nel futuro.

A rendere omaggio all’industriale scomparso i vetici di Confindustria al completo, tra cui Emma Marcegaglia che ha ricordato "il grande amico, il grande imprenditore la cui mancanza sarà drammatica", il suo predecessore Luca Cordero di Montezemolo, il vice presidente Alberto Bombassei, la presidente dei giovani di Confindustria Federica Guidi, l’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato, che ha ricordato come assieme all’imprenditore scomparso gli anni in cui "abbiamo vissuto una stagione importante di rinnovi contrattuali: è stato un periodo che ha segnato una svolta nelle relazioni industriali"; tra gli industriali Giorgetto Giugiaro che ha ricordato la sua collaborazione con Andrea Pinifarina "pur essendo concorrenti ci si stimava. La scomparsa del testimone più importante del design italiano per le carrozzerie di auto, ha detto, che "è un vuoto difficilmente incolmabile".

Tra i politici, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio, hanno partecipato ai funerali, il sottosegretario Gianni Letta, mentre tra i politici piemontesi c’era il sindaco Sergio Chiamparino, il presidente della regione Mercedes Bresso, il senatore Enzo Ghigo e l’ex sindaco Valentino Castellani. In
prima fila anche Giampiero Boniperti. Tra gli industriali Marco Tronchetti Provera, Diego Della Valle e il presidente delle Fs Innocenzo Cipolletta. Fra i concelebranti, Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Babele. All’uscita la folla che non è riuscita ad entrare nella chiesa gremita, ha accolto il feretro,
una bara di legno chiaro sormontata da rose bianche e felci, con un lungo applauso. Tra le corone quelle della Fiat, della famiglia Moratti, di Walter Veltroni, del presidente dei senatori del gruppo del Pdl, dell’Honda, della Peugeot, oltre che della Regione, della Provincia e del Comune di Torino e dello sci club San Sicario.

Dopo l’omelia funebre hanno preso la parola due dei figli di Andrea. La prima è stata Benedetta di 22 anni, che ha ricordato il papà come il suo "miglior amico; sono sempre stata convinta che saresti rimasto con me per sempre – ha detto – e invece è così fragile la vita, caro papà: ti ha portato via da un momento all’altro. Quel che è certo è che rimarrai con noi per sempre". Anche Sergio, 20 anni, ha voluto esprimere il suo ricordo, citando uno scritto del padre contenuto in un libro che raccoglie
testimonianze di imprenditori "Lettere a Dio", in cui il manager parla dei valori in cui crede: "integrità, umiltà e coerenza. Come li osservo – scrisse Andrea Pininfarina – mi rimetto a te e al tuo giudizio".

Andrea Pinifarina verrà sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero monumentale di Torino.