Il Kosovo entra nel Fmi, primo passo verso l’integrazione mondiale
09 Maggio 2009
di redazione
Comincia con l’ingresso nel Fondo monetario internazionale (Fmi) il cammino del Kosovo indipendente sulla strada verso l’integrazione nella comunità mondiale, in aperta sfida alla Serbia che continua a ignorare la dichiarazione d’indipendenza e a considerare il Kosovo una sua provincia meridionale. L’Fmi ha annunciato la notte scorsa a Washington che la Repubblica del Kosovo sarà il 186/mo stato membro dell’istituzione finanziaria, dopo che la maggioranza dei Paesi aderenti ha votato a favore.
La procedura, affinché l’adesione diventi ufficiale e operativa, prevede ancora un assenso formale delle autorità di Pristina, con il loro impegno ad accettare le regole e lo statuto del Fondo monetario. L’adesione all’Fmi – che diviene così la prima istanza internazionale a integrare ufficialmente il piccolo Paese balcanico, uno dei più poveri d’Europa – sarà seguita con tutta probabilità da quella alla Banca mondiale, che ha già un suo ufficio di rappresentanza a Pristina.
L’obiettivo più volte ribadito dalla dirigenza kosovara è la piena integrazione del Kosovo nella comunità internazionale, a cominciare dall’Unione europea e dalla Nato. L’Fmi aveva riconosciuto l’indipendenza del Kosovo lo scorso anno. Le autorità kosovare hanno salutato con grande gioia e soddisfazione l’ingresso nell’Fmi, sottolineando le notevoli possibilità di sviluppo che ciò offre al Paese in termini di afflusso di capitali e investimenti stranieri. Il premier, Hashim Thaci, ha tuttavia osservato come accanto alle chance vi siano al tempo stesso «grandi responsabilità che il Kosovo si assume.
Nei giorni scorsi il presidente serbo, Boris Tadic – dando per scontata l’adesione di Pristina all’Fmi – aveva detto che ciò non significa che il Kosovo sia diventato uno stato indipendente. Gli stati, aveva osservato, ottengono la loro indipendenza e sono internazionalmente riconosciuti solo quando diventano membri delle Nazioni Unite, cosa che finora non è avvenuta.
È attesa non prima del prossimo anno la decisione della Corte internazionale di giustizia, la più alta istanza giudiziaria delle Nazioni Unite, alla quale l’Assemblea generale dell’Onu, su iniziativa della Serbia, ha chiesto un parere sulla legittimità dell’indipendenza del Kosovo, riconosciuta finora solo da 58 paesi sui circa 200 che fanno parte dell’Onu.