Il ministro Barca promuove i numeri della ricostruzione de L’Aquila

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Il ministro Barca promuove i numeri della ricostruzione de L’Aquila

13 Giugno 2012

Illustrare lo stato dell’arte degli interventi post-sismici nel capoluogo abruzzese, ideare un modello di governance funzionale per i Comuni del cratere che, superata la logica commissariale e ripristinata la gestione ordinaria, diverranno gli attori principali della ricostruzione ed affrontare il capitolo “aiuti” che Governo nazionale e Regione Abruzzo hanno stanziato per il rilancio del sistema economico dell’area del cratere. Questi i punti posti all’ordine del giorno della visita in terra d’Abruzzo del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, affrontati nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi.

L’analisi dello stato di avanzamento delle “misure urgenti per la semplificazione, il rigore ed il superamento dell’emergenza a seguito del sisma del 6 aprile 2009” ha evidenziato un’ accelerazione nei processi di recupero edilizio, economico e sociale. Sono i dati snocciolati da Barca a parlare chiaro: l’apertura di 621 nuovi cantieri per edifici privati “E” (che hanno subito gravi danni strutturali) nei primi cinque mesi del 2012, ha segnato un raddoppio rispetto al periodo fra agosto e dicembre 2011. In aumento, nel capoluogo regionale anche il numero delle domande di contributo per la ricostruzione degli edifici privati ”E” approvate dalla filiera (+ 144% rispetto agli ultimi cinque mesi del 2011, con 3.108 pratiche ”esitate”) e l’importo dei contributi concessi dal Comune, che ha raggiunto 855 milioni di euro, di cui più della metà solo nei primi cinque mesi dell’anno.

Per gli altri Comuni del cratere si parla di 108 pratiche ”E” approvate sulle 390 ricevute, per i 29 Comuni che si avvalgono della filiera; e si stimano 175 pratiche approvate per gli altri 27 Comuni, mancando informazioni del tutto complete. Ai cittadini che vogliano ottenere notizie aggiornate sullo stato delle proprie pratiche, si segnala la disponibilità di nuovi servizi; un Ufficio relazioni con il pubblico, un numero verde, la possibilità di consultare la Banca dati Fintecna sui contributi alla ricostruzione sul sito istituzionale del Commissario delegato per la ricostruzione e la Banca dati sull’Emergenza sul sito del Comune dell’Aquila. Di particolare rilevanza, l’incremento del dato sulla rimozione delle macerie pubbliche: 98 mila le tonnellate prelevate da gennaio, con un raddoppio rispetto agli ultimi 5 mesi dello scorso anno.

In materia di sostegno finanziario e di aiuti stanziati, il Governatore ha sfatato la cantilena forse troppo spesso ripetuta, che imprese e le famiglie dei comuni del cratere non abbiano ricevuto risorse adeguate per fronteggiare l’ ondata di crisi internazionale. Chiodi ha parlato delle “misure di sostegno scaglionate nel tempo” su cui non è stata posta adeguata attenzione: i novanta milioni di euro recentemente stanziati dal governo, i circa cento milioni destinati al ristoro danni alle imprese e gli ottantatre del Fesr Abruzzo per il rilancio delle aree produttive. "Non è mai stato tenuto nella giusta considerazione – ha specificato Chiodi – l’aiuto forse ‘più diretto’ degli altri che ha dato la possibilità agli aquilani di restituire il 40 per cento delle tasse, non pagate nel periodo del post sisma, in dieci anni. Il tutto con effetto immediato sui bilanci delle imprese, attraverso l’emersione di voci attive, con capacità di capitalizzazione, in quanto utile e peraltro non tassabile". Facendo una sottostima, il Governatore ha fatto riferimento ad un gettito di circa 600 milioni di euro, "con una formulazione normativa estesissima, che Marche ed Umbria non hanno avuto" e che "si sommano ai 500 milioni stanziati per favorire il sistema imprenditoriale".

Ammonterebbe, dunque, a circa un miliardo la somma che lo stato ha reso disponibile per catalizzare il rilancio del sistema economico aquilano, "provato" contemporaneamente da terremoto e crisi mondiale. Aprendo il sipario sul settore edile, il Governatore ha parlato di "un miliardo e mezzo a disposizione per l’apertura dei cantieri- concludendo che l’Aquila è la zona d’Italia dove le prospettive occupazionali e di crescita per le costruzioni sono maggiori". Previsto un nuovo incontro il 15 giugno, per l’approfondimento delle tematiche concernenti  il futuro della ricostruzione, il cambio di governance e la possibile creazione  di nuovi organismi tecnici o di coordinamento.