Il vantaggio di Trump affonda la moneta cinese
04 Novembre 2020
Se il cambio monetario è un indicatore eloquente della realtà , ciò che è successo stamattina conferma che i contendenti in gioco nelle elezioni Americane non si trovano soltanto dentro i confini degli Stati Uniti, ma a volte anche a migliaia di chilometri di distanza.
E’ bastato infatti che l’avanzare dello spoglio elettorale prefigurasse la possibile vittoria di Donald Trump per atterrare lo yuan, la moneta cinese, nel cambio con il dollaro. La prospettiva di un secondo mandato di The Donald, fumo negli occhi per il regime di Xi Jinping, è costata al renminbi, la valuta cinese, un tonfo dello 0,7 per cento nei valori offshore e uno scivolamento a 6.7270 sul biglietto verde.
Questa mattina la Banca centrale cinese (Pboc) aveva fissato la parita’ bilaterale a 6,6771 rafforzando la sua valuta di 186 punti base. Gli stessi allibratori britannici, a conferma di un trend piu’ favorevole a Trump, hanno modificato le loro valutazioni dando la rielezione di Trump a 8/13, contro i 6/5 della vittoria di Biden.