Immigrati. Commissione Ue propone misure per diritto di asilo europeo

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Immigrati. Commissione Ue propone misure per diritto di asilo europeo

21 Ottobre 2009

La Commissione Europea ha proposto oggi delle misure per migliorare la protezione di chi ha diritto all’asilo e un’armonizzazione a livello Ue delle procedure.

Si tratta in particolare di una modifica alle normative attuali, una è la direttiva sulla qualifica e sullo status delle persone bisognose di protezione internazionale, l’altra è la direttiva sulle procedure di asilo.

“Le misure previste – si legge in un comunicato diffuso a Bruxelles – offrono una maggiore protezione alle vittime di persecuzioni, come richiesto dal Consiglio europeo nel patto sull’immigrazione e l’asilo”. Allo stesso tempo, “le proposte dovrebbero migliorare la coerenza degli strumenti di cui l’Ue dispone in questo settore e semplificare e consolidare le norme di protezione sostanziali e procedurali in tutta l’Unione, prevenendo così le frodi e migliorando l’efficacia della procedura di asilo”. Le proposte dovranno adesso superare il vaglio dei governi. “Oggi la Commissione porta a compimento il sistema comune europeo di asilo – ha dichiarato il commissario europeo alla Giustizia, la libertà e la sicurezza Jacques Barrot – negli ultimi anni abbiamo realizzato notevoli progressi grazie all’attuazione di norme comuni, ma sussistono ancora grandi differenze tra gli Stati membri. Le nostre proposte segnano un importante passo verso norme di protezione più elevate, condizioni più eque e un sistema più coerente ed efficace”.

Per quanto riguarda le modifiche alla direttiva sulla qualifica e sullo status delle persone bisognose di protezione, la Commissione punta a chiarire alcuni concetti giuridici utilizzati per definire i motivi che giustificano la protezione. “Grazie a questi chiarimenti – spiega Bruxelles – le autorità nazionali saranno in grado di applicare i criteri con più sicurezza e potranno distinguere più rapidamente tra chi ha effettivamente bisogno di protezione internazionale e chi no”. Le modifiche riguardano la durata dei permessi di soggiorno e l’accesso all’assistenza sociale, all’assistenza sanitaria e al mercato del lavoro.

In riferimento, invece, alla seconda direttiva, la Commissione vuole predisporre una procedura unica semplificando e razionalizzando le procedure di asilo e riducendo l’onere amministrativo a carico degli Stati membri, facilitare l’accesso alle procedure di esame. Bruxelles vuole inoltre rendere più efficace la procedura di esame delle domande, anzitutto introducendo di un termine generale di sei mesi per ultimare le procedure di primo grado. Infine, le proposte della Commissione mirano ad assicurare l’accesso dei richiedenti asilo a un ricorso effettivo in linea con gli obblighi imposti agli Stati membri dal diritto comunitario e internazionale.