Immigrazione. Berlusconi: “Serve democratizzazione dei paesi d’origine”
12 Maggio 2009
di redazione
"Le democrazie mondiali devono unirsi nel progetto di democraticizzazione" dei paesi d’origine da dove partono gli immigrati verso l’Europa, "perchè solo la concessione della libertà può permettere alle persone di mettere a frutto i propri talenti e quindi uscire dall’indigenza ed entrare nello stato del benessere". A sottolinearlo il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa con il presidente egiziano Hosni Mubarak nella conferenza stampa che ha concluso il vertice intergovernativo oggi a Sharm el Sheikh.
Berlusconi ha spiegato che porterà questo progetto comune italo-egiziano sul tavolo del prossimo consiglio europeo perchè, ha aggiunto, una prospettiva del genere non è solo un imperativo "morale" ma un indirizzo "nel nostro stesso interesse". A questo proposito, infatti, il presidente del consiglio ha citato uno studio delle Nazioni Unite che prevede nei prossimi decenni un incremento della popolazione mondiale di 2 mld di persone, concentrato soprattutto in quei paesi che oggi sono "fuori dal benessere". Questo, ha osservato Berlusconi, "non potrà che portare a pressioni migratorie insostenibili se la situazione non cambierà in quei paesi che ora sono ancora nell’indigenza". Il premier ha concluso auspicando che gli aiuti verso tali paesi non consistano solo in "elargizioni finanziarie" bensì in "opere concrete infrastrutturali", come scuole, strade e ospedali.