Immigrazione. Italia e Malta: unite per contrastare il fenomeno sbarchi
27 Ottobre 2008
di redazione
Tra i principali temi sul tavolo nell’incontro tra il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il suo omologo maltese Carmelo Mifsud Bonnici, quello di maggior peso è stata la questione della cooperazione tra Italia e Malta in materia di contrasto all’immigrazione clandestina e accoglienza dei rifugiati.
La riunione con le autorità maltesi avviene in seguito alla riunione della settimana scorsa del Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica, in cui è stata esaminata l’attività di prevenzione e contrasto all’immigrazione clandestina via mare. In particolare, ha richiesto tale intervento la situazione di pressione che si è generata sulle nostre coste già dalla primavera scorsa e che necessita l’adozione di misure necessarie a contrastare gli sbarchi sulle coste siciliane e calabresi.
Durante l’incontro è stato fatto il punto sulla situazione dell’accoglienza e dei richiedenti asilo che per una riflessione più ampia relativamente ai paesi di origine, alle nazionalità degli immigrati che arrivano via mare e al possibile rafforzamento del dispositivo delle forze di polizia e delle forze armate per contenerli. Una riflessione specifica è stata fatta anche sulle rotte che congiungono i porti libici con Lampedusa in particolare, sull’attività di Frontex e sulle possibili iniziative diplomatiche e di collaborazione che possono essere sviluppate con le autorità libiche.
L’obiettivo primario del ministro Maroni è quello di ottenere il pattugliamento via mare e l’attuazione dell’accordo firmato lo scorso anno con la Libia nel quadro di un rinnovato accordo di collaborazione con le autorità di questo paese, rilanciato dalla recente visita del presidente del Consiglio a Tripoli.
All’accordo vorrebbe partecipare anche il governo de La Valletta, colpita anch’essa da un forte numero di arrivi di immigrati. "Questo accordo ci interessa moltissimo, – ha detto il ministro Mifsud Bonnici – perchè ci aiuta a contrastare lo stesso problema con gli stessi strumenti".