Immigrazione. La Carfagna lancia la proposta: “Vietare burqa e niqab a scuola”

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Immigrazione. La Carfagna lancia la proposta: “Vietare burqa e niqab a scuola”

12 Ottobre 2009

Vietare burqa e niqab nelle scuole. È questa l’ultima proposta avanzata dalle fila del governo contro i due tipi di velo che coprono interamente il volto delle donne islamiche. L’iniziativa è stata introdotta dal ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che è decisa a parlarne con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni e dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.

"Sono assolutamente favorevole – ha affermato Carfagna a margine della presentazione promossa dall’Acmid donna onlus dei dati del numero verde ‘mai più sola’ contro la violenza alle donne immigrate – ad una legge che vieti in Italia il burqa e il niqab, simboli di sottomissione della donna e ostacolo ad una vera politica di integrazione. Non in quanto simboli religiosi, come, per esempio, il velo, bensì per le storie che nascondono, storie di donne cui vengono negati diritti fondamentali come l’istruzione o la possibilità di lavorare, storie di violenza e di sopraffazione". "Di questo – ha annunciato Carfagna – parlerò anche con i colleghi Roberto Maroni e Mariastella Gelmini. Perché, per esempio, vietare burqa e niqab nelle scuole, luogo primario di integrazione ed emancipazione, può essere un segnale importante".

La condizione delle donne immigrate in Italia, ha spiegato la Carfagna "ci preoccupa e ci allarma" a causa di "tradizioni, culture e modi di trattare le donne che spesso sono incompatibili" con quelli italiani. "Occorre far capire alle donne che vengono nel nostro Paese che da noi le donne godono di pari diritti e di pari dignità rispetto agli uomini, e che non c’è spazio per culture, tradizioni o religioni che vogliono confinare la donna in uno stato di soggezione e di inferiorità".

Il ministro ha proseguito sostenendo che la tolleranza non può diventare una minaccia alla nostra civiltà. £Il tempo sta per scadere, è in atto un tentativo di sopraffare secoli di civiltà, di instaurare un regime che nega i diritti", ha concluso la Carfagna.