Imprenditore bolognese scomparso, forse incidente sulla Porrettana

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Imprenditore bolognese scomparso, forse incidente sulla Porrettana

07 Novembre 2010

Potrebbe essere stato un incidente stradale. Tracce di un impatto contro il guardrail e pezzi di auto di colore bianco, forse quelli di una Porsche Cayenne, lungo il dirupo sottostante: potrebbe essere nel territorio di Sambuca Pistoiese (Pistoia) la soluzione della scomparsa di Carlo Generali, 71 anni, l’imprenditore bolognese titolare del marchio dei negozi di abbigliamento ‘Carla G’ e proprietario di un’azienda tessile a Vergato, di cui non si avevano più notizie dalla notte tra mercoledì e giovedì.

Sotto il punto della Porrettana dove ci sono le tracce di impatto, segnalate da un cittadino ai Carabinieri, c’è un invaso con dell’acqua e quindi la vettura potrebbe esserci finita dentro. Sono arrivati gli investigatori della Squadra Mobile di Bologna che indagano sulla scomparsa, i colleghi della Toscana, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e i sommozzatori. L’invaso in cui operano i sub ha una profondità che varia dai 10 ai 40 metri e questo aumenta le difficoltà, già alte anche per il buio. I pezzi di carrozzeria bianca sulla scarpata portano a far pensare che si tratti dell’auto di Generali, ma la certezza – in un senso o nell’altro – si potrà avere solo con il recupero della vettura. Recupero che potrebbe, però, avvenire solo domani.

Generali mercoledì sera aveva partecipato a una cena di lavoro a Prato, poi si era messo in viaggio per fare ritorno a Tiola di Castello di Serravalle, dove abita con la famiglia, a bordo della sua Porsche Cayenne bianca, ma non era mai arrivato a casa, una villa che domina l’alta valle del Samoggia. L’ultimo contatto con il suo cellulare era stato sul versante bolognese della Porrettana: questo però può essere spiegato con un rimbalzo tecnico, visto che Sambuca Pistoiese confina con Porretta e quindi con la provincia di Bologna. La Questura di Bologna (le indagini, dirette dal pm Stefano Orsi, sono condotte dalla squadra Mobile guidata da Fabio Bernardi) oggi aveva deciso di diffondere anche una foto dell’ imprenditore; gli investigatori avevano anche chiesto a chi avesse notato l’auto,un veicolo che non passa certo inosservato, di farsi avanti.

Le indagini – messe in moto dalla denuncia di scomparsa presentata dai familiari, la moglie Maria Rosa Bartolini e la figlia Carla, 47 anni, che dà il nome al marchio – avevano escluso il sequestro di persona, magari a scopo di estorsione, privilegiando altre ipotesi come il malore (ma Generali non soffre di particolari patologie), l’incidente o un’aggressione. La Procura aveva aperto un fascicolo senza ipotesi di reato, ma di ‘atti relativì alla scomparsa.

"Gli accertamenti – aveva spiegato ieri il procuratore aggiunto e portavoce della Procura, Valter Giovannini – riguardano la mera scomparsa e per ora non ci sono elementi che autorizzino a pensare ad un sequestro di persona". Le attività dell’imprenditore non hanno conosciuto crisi e il gruppo è considerato economicamente solido. Da amici e dipendenti Carlo Generali viene definito una persona riservata, che si divide solo tra la famiglia e il lavoro. La sua attività cominciò nel ’76 con la Nico Nico, una srl che aprì poi la strada al marchio ‘Carla G’, oggi collegato a una serie di negozi di abbigliamento monomarca presenti in molte città e centri commerciali.