In vista del voto, si allunga la fila alla corte di Walter
05 Febbraio 2008
di redazione
tentativo di fare un accordo di qualche tipo col Pd che – a stare al suo leader
e alla buona balia Bettini – faranno a meno di tutti e così si prenderanno una
percentuale superiore al trenta per cento.
In questa corsa ad entrare nelle liste del nuovo partito,
brillano i radicali. Un tempo erano un gruppo di donne e di uomini molto tosti
che non guardavano in faccia a nessuno. Oggi, finiti nel vicolo cieco della
rosa nel pugno, vedono come unica via d’uscita l’intesa col pupone del
Campidoglio. Lui tace, ma lascia fiorire le indiscrezioni. Un accordo è
impossibile, ma forse uno strapuntino, un diritto di tribuna si può concedere.
Alla Bonino, naturalmente, non a Pannella. Al loft è tutto un elencare: questo sì, questo no, questo nì. Non c’è dubbio
insomma che i fieri leoni radicali vengono scelti con bettiniano rigore
sperando di non urtare troppo la sensibilità dei teodem del partito.
Fra i teodem l’alleato più pericoloso di Walter Veltroni
rischia di diventare Giuliano Ferrara. La sua campagna potrebbe portare ad una
lista integralista che darebbe un terribile fastidio al Pd. Probabilmente
creerebbe qualche problema anche al centrodestra, ma sicuramente sarebbe una spina
nel fianco per il partito che dovrebbe tenere al suo interno radicali e
cattolici a denominazione d’origine controllata come l’onorevole Binetti. C’è
di più, i diesse furono tra i promotori del referendum sulla legge 40
(indimenticabile Pollastrini!), una campagna elettorale con al centro le
tematiche dell’aborto e della fecondazione artificiale potrebbe risvegliare
gli “spiriti animali” del partito che diventerebbero incontrollabili.
Ma andiamo oltre. Dentro al Pd vorrebbero trovare posto
anche i socialisti, ma quelli hanno pochi voti e Walter, dotato di un robusto e per certi versi inevitabile cinismo
politico, li scarterà senza troppi complimenti. Forse cercherà un accordo con
Di Pietro che invece gode di una dose di consensi più significativa.