Intercettazioni: per il garante della privacy anomalia tutta italiana
16 Luglio 2008
di redazione
Il presidente dell’Autorità garante per la privacy Pizzetti, nell’illustrare la sua Relazione sull’attività dell’organo nel 2007, fotografa una situazione anomala rispetto agli altri paesi europei sul tema della diffusione delle intercettazioni.
A tal proposito il Garante ha espresso tutta la sua perplessità, evidenziando come l’utilizzo di intercettazioni telefoniche al di fuori dei processi penali sia diventata una prassi normale e ricorrente in Italia.
Secondo Francesco Pizzetti dunque:"Un rilievo particolare hanno le questioni legate alle intercettazioni telefoniche, all’uso dei tabulati di traffico telefonico e telematico, ai molti e diversi materiali che possono essere acquisiti nel corso delle attivita’ investigative o utilizzati nei processi penali".
Il Garante Pizzetti ha poi continuato affermando che:"Troppo frequentemente in questi anni le informazioni raccolte durante le indagini sono state oggetto di pubblicazione e di diffusione al di fuori dei processi. Fenomeno questo che, nella misura e nei modi in cui in molti casi e’ avvenuto, ha costituito e costituisce indubbiamente una anomalia tutta italiana, che ha aperto nel Paese un vivo dibattito che non diminuisce e non accenna a placarsi".