Iran. Donna condannata a lapidazione, ancora nessuna decisione del regime
28 Agosto 2010
di redazione
Ancora non è stata presa alcuna decisione finale sulla lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata per adulterio. Lo hanno detto le autorità di Teheran.
Il ministero degli Esteri iraniano ha ricordato che per Sakineh – condannata alla lapidazione anche per omicidio – l’applicazione della pena era stata recentemente "sospesa".
Il ministero ha quindi rilevato che il verdetto "è ancora sotto esame". La condanna della donna ha sollevato proteste in tutto il mondo e dure prese di posizione; tra queste quella della Ue che ha condannato tali "pratiche di altri tempi". Ieri, infatti, il ministro degli esteri della Ue, Catherine Ashton, è scesa in campo per difendere Sakineh usando parole dure: "È arrivato il momento – scrive Ashton – che tutta l’Unione europea esprima collettivamente il suo rifiuto di pratiche di altri tempi".
A sollecitare l’intervento del capo della diplomazia europea era stato in particolare il ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner. Tra altri, anche la premier dame di Francia, Carla Bruni, aveva lanciato un appello alle autorità.
Le parole della Ashton sono contenute in una lettera inviata proprio a Kouchner: "Le vostre preoccupazioni a proposito della situazione dei diritti dell’uomo in Iran – si legge – sono esattamente le mie". E per quel che riguarda il caso di Sakineh, assicura il ministro degli esteri della Ue, la diplomazia europea stia già facendo dei passi nei confronti delle autorità di Teheran. Se questi non produrranno niente di convincente – aggiunge Ashton – la strada da seguire sarà allora quella di "redigere rapidamente una lettera collettiva, indirizzata alle autorità iraniane, da parte degli Stati membri della Ue".