Iran. Usa e Cina pronte a sanzioni comuni
13 Aprile 2010
di redazione
Il presidente Barack Obama ha chiuso ieri sera la prima giornata del summit sulla sicurezza nucleare, ottenendo l’impegno della Cina a lavorare insieme sulle sanzioni all’Iran e quello dell’Ucraina ad eliminare entro il 2012 le sue scorte di uranio fortemente arricchito. Obama ha espresso la speranza di far scattare le sanzioni verso l’Iran nel giro di poche settimane, mediante il Consiglio di sicurezza all’Onu, ed ha manifestato ottimismo sulla capacità del summit di decidere "azioni concrete" per combattere la minaccia del terrorismo nucleare.
Al vertice di Washington partecipano le delegazioni di 47 paesi, quasi tutte guidate da capi di Stato o di Governo: è il più imponente raduno di leader mai architettato da un presidente Usa dalla fine della Seconda Guerra mondiale (quando nel 1945 vennero create a San Francisco le Nazioni unite). Il presidente Obama, che ha definito il terrorismo nucleare "la più grave minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti", ha proposto un piano di azione per mettere ‘sotto chiave’ nel giro di quattro anni tutto il materiale nucleare attualmente a rischio di finire nella mani di stati pericolosi (come Iran e Corea del Nord) e di organizzazioni terroriste (come Al Qaida).
Gli Stati Uniti hanno esortato i paesi presenti al summit ad annunciare soluzioni nazionali per combattere il problema anche sul fronte interno. Oltre all’incontro con Barack Obama, Hu ieri ha avuto un colloquio anche con il Premier giapponese, Yukio Hatoyama, e con il Presidente ucraino, Viktor Yanukovich. Entrambe le parti, ha aggiunto Hu ieri parlando a Obama, ritengono che "una relazione bilaterale positiva aiuti gli interessi comuni dei due Paesi e contribuisce alla pace, alla stabilità e alla prosperità mondiale". L’Ucraina ha risposto impegnandosi, con l’aiuto tecnico e finanziario degli Usa, a liberarsi entro il 2012 di tutte le sue scorte di uranio ad alto arricchimento, compatibili quindi con la produzione di ordigni atomici.
Il colloquio tra Obama ed il presidente cinese Hu Jintao, uno dei numerosi incontri bilaterali del presidente Usa in margine al summit, ha spinto gli americani ad essere più ottimisti su una approvazione di nuove sanzioni anti-Iran entro la primavera. La giornata finale del summit prevede oggi due sessioni plenarie, alla mattina e al pomeriggio, seguite dalla pubblicazione di una serie di comunicati e da una conferenza stampa di Obama.