Iraq. Al Qaeda minaccia di rapire mogli e figli dei ministri
12 Ottobre 2010
di redazione
La cellula di al-Qaeda in Iraq ha diffuso un comunicato nel quale minaccia di rapire i familiari dei ministri iracheni se non saranno rilasciati la moglie e i figli del suo leader Abu Ayyub al-Masri.
In particolare, lo Stato islamico iracheno ha detto che sequestrerà "le mogli, le figlie e i figli" dei politici iracheni e dei ministri fino a quando la famiglia di al-Masri sarà liberata. Diffuso dai militanti sui siti Internet fondamentalisti, il testo descrive l’intenzione di "rapire mogli, figlie e figli di funzionari in Iraq, compresi quelli dei leader politici e dei ministri" per chiedere in cambio "i nostri prigionieri".
Il documento riporta poi che la moglie e i figli di al-Masri sono sotto custodia da quando, durante l’assalto congiunto Usa-Iraq vicino a Tikrit ad aprile, è stato ucciso al-Masri insieme a un altro esponente di spicco di al-Qaeda in Iraq. Dopo la sua morte, il gruppo terroristico ha nominato un altro leader, Abu Bakr al-Baghdadi al-Husseini al-Qurashi.