Iraq. Autobombe a Baghdad, Obama: “Attacchi scandalosi”
25 Ottobre 2009
di redazione
Condanna senza appello da parte degli Stati Uniti degli attentati che a Baghdad hanno fatto oggi oltre 130 morti. Il presidente americano Barack Obama ha parlato al telefono sia con il presidente iracheno, Jalal Talabani, sia con il premier, Nuri al Maliki, per esprimere loro le condoglianze e la vicinanza all’Iraq del popolo americano. Nel "condannare con forza" gli "scandalosi attacchi contro il popolo iracheno", Obama ha dichiarato che questi attentati "non hanno altro scopo che assassinare innocenti, uomini, donne e bambini, e rivelano soltanto l’agenda odiosa e distruttiva di chi vuole impedire alla gente irachena di avere il futuro che merita".
In una nota diffusa dalla Casa Bianca, il presidente americano ha sottolineato che gli attentati, "volti a far fallire il progresso dell’Iraq, non hanno nulla a che fare con il coraggio e la resistenza del popolo iracheno, e con la sua determinazione a costruire istituzioni forti". "Mentre gli iracheni si accingono a preparare nuove elezioni per l’inizio del’anno – ha aggiunto Obama – gli Stati Uniti sono schierati a fianco del popolo e del governo iracheno come un amico vicino e un partner. Continueremo a lavorare insieme per assicurare sicurezza, dignità e giustizia".
Parole di "ferma condanna" sono state espresse anche dal segretario di Stato Usa, Hillary Clinton: "Sono attentati volti a far fallire l’impressionante progresso che l’Iraq ha fatto verso la stabilità e l’autonomia – ha dichiarato -. Ma non ce la faranno, non impediranno agli iracheni di applicare una giustizia fondata sulla legge e di assumere la loro legittima responsabilità nel governare Baghdad". Gli Stati Uniti – ha aggiunto il segretario di Stato americano – "continueranno a sostenere il popolo e il governo dell’Iraq nella lotta contro il terrorismo".
Poco prima di Hillary Clinton anche il senatore dell’Arizona, John McCain, aveva espresso la sua condanna per gli attentati. Secondo McCain, questi attacchi non rallenteranno il ritiro americano dall’Iraq. Le autorità irachene – aveva detto -"hanno un lungo cammino da percorrere" per garantire la sicurezza in Irq, ma questo a suo avviso "non comporterà dei ritardi nel ritiro delle forze americane".
I soldati americani dovrebbe lasciare definitivamente il territorio iracheno entro la fine del 2011. Attualmente il contingente americano conta ancora 120 mila uomini, una gran parte dei quali dovrebbe ritirarsi dall’Iraq per l’agosto del 2010.