Iraq: “proteggeremo le donne dalle violenze domestiche”
20 Luglio 2007
di redazione
Il capo del parlamento regionale del Kurdistan iracheno,
Adnan al-Mufti, ha garantito la “disponibilità dei deputati a prodigare i
massimi sforzi per fermare l’espandersi del fenomeno della violenza contro le
donne”.
Infatti, spiega una fonte della cancelleria del parlamento, “saranno
esclusi dalla legge sull’amnistia i colpevoli di omicidi di donne per motivi
d’onore”. Ciò è quanto emerso dall’incontro di Mufti con una delegazione
dell’organizzazione curda Saya, impegnata nella difesa dei diritti delle donne.
“Il governo e il parlamento curdo – secondo la fonte –
stanno mettendo in atto strategie per porre un freno a questo grave fenomeno.
La delegazione femminile ha chiesto la nomina di un pubblico ministero
incaricato di prendere in esame i casi di suicidi di donne che si danno alle
fiamme, fenomeno in grande crescita nel Kurdistan”.
Intanto l’organizzazione
curda chiede che si indaghi “sui moventi di questi suicidi con le famiglie
delle vittime per portare in tribunale i responsabili”, perché, a suo avviso,
questi fenomeni sarebbero “direttamente collegati alle violenze domestiche”.