Istat. Cittadini stranieri in aumento, meno lavoro per gli italiani
19 Novembre 2010
di redazione
Per la prima volta dopo 14 anni di crescita dell’occupazione in Italia si assiste a una flessione negativa. Ma sembra che a farne le spese siano esclusivamente i cittadini italiani, mentre crescono i posti di lavoro per gli stranieri. E’ uno dei dati che si colgono tra le 800 pagine dell’Annuario statistico italiano 2010 dell’Istat.
"Nel 2009 erano 23.025.000 gli occupati; in calo, per la prima volta dal 1995, di 380mila unità rispetto all’anno precedente (-1,6%). Un risultato che è la sintesi di una riduzione marcata della componente italiana, controbilanciata dall’aumento di quella straniera (+147mila unità) il cui ritmo di crescita è comunque inferiore rispetto agli anni precedenti. La quota di lavoratori stranieri sul totale degli occupati – continua l’Istat – raggiunge l’8,2% (7,5% nel 2008)".
Nell’annuario si legge che l’Italia conta circa 291mila in più rispetto all’anno precedente, un incremento che si deve ai flussi migratori. Gli stranieri sono oltre 4 milioni, il 7% della popolazione totale, e provengono per la maggior parte dall’Unione europea, poi dall’Europa centro-orientale e dall’Africa settentrionale.