Istat. Vendite al dettaglio di giugno calano dello 0,8% rispetto a maggio
31 Agosto 2009
di redazione
Le vendite al dettaglio nel mese di giugno hanno registrato un calo dello 0,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e dello 0,4% rispetto a maggio 2009. Lo comunica l’Istat precisando che il calo tendenziale è il risultato di una diminuzione dello 0,5% delle vendite di prodotti alimentari e dello 0,9% di quelle dei non alimentari.
A livello congiunturale si tratta di un nuovo calo dopo il lieve recupero registrato a maggio: i tecnici dell’Istat hanno infatti rivisto al rialzo i dati relativi allo scorso mese (da 0% a +0,1% congiunturale, da -2,9% a -2,5% tendenziale). Su base mensile il calo delle vendite è il risultato di una diminuzione dello 0,1% per le vendite di prodotti alimentari e dello 0,5% per i prodotti non alimentari. Nella media degli ultimi tre mesi (aprile-giugno) le vendite al dettaglio hanno segnato una variazione negativa dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
Vendite in calo anche nel primo semestre 2009, quando il valore del totale delle vendite è diminuito del 2% rispetto allo stesso periodo del 2008 (-1,6% per gli alimentari, -2,2% per i non alimentari). In base alla forma distributiva, il calo tendenziale delle vendite è il risultato di un incremento dello 0,3% relativo all’attività della grande distribuzione e di una diminuzione dell’1,5% che ha riguardato le imprese operanti su piccole superfici.
Nella grande distribuzione le vendite di prodotti alimentari sono aumentate dello 0,6% rispetto a giugno 2008, mentre sono rimaste invariate quelle di prodotti non alimentari. Variazioni negative per entrambe le componenti, invece, nelle imprese operanti su piccole superfici (-2,3% per gli alimentari, -1,3% per i non alimentari). A giugno 2009 tutte le tipologie della grande distribuzioni hanno segnato variazioni tendenziali positive, con l’eccezione degli ipermercati, che hanno registrato una flessione dello 0,4%. L’incremento su base annua più ampio ha riguardato gli esercizi non specializzati a prevalenza non alimentare (+2,4%).
Bene anche i discount, che hanno segnato un incremento delle vendite del 2,1% rispetto a un anno fa. In base alla dimensione delle imprese, nel mese di giugno 2009 hanno registrato un incremento delle vendite (+0,7%) solo quelle con almeno 50 addetti; variazioni negative, invece, per le imprese piccole e medie (-2% tendenziale per quelle fino a cinque addetti, -1,2% per quelle da sei a 49 addetti). Tra i prodotti non alimentari, a giugno 2009 ha registrato la variazione tendenziale positiva di maggior entità il gruppo foto-ottica e pellicole (+1%), mentre le flessioni più ampie hanno riguardato i gruppi supporti magnetici e strumenti musicali (-4,8%) e cartoleria, libri, giornali e riviste (-2,2%).
Variazione su base annua nulla per i prodotti di profumeria e cura della persona. A giugno le imprese al dettaglio, informa infine l’Istat, hanno dichiarato un numero medio di giorni di apertura pari a 25,8 (+0,3 giorni medi rispetto a un anno fa). Gli esercizi della grande distribuzione sono rimasti aperti, in media, per 27,2 giorni (+0,4) e le imprese operanti su piccole superfici per 24,9 giorni (+0,2).