Italia-Cipro. Frattini: “Porte aperte per la Turchia ma rispetti obblighi”
22 Ottobre 2009
di redazione
L’Italia ritiene che "le porte verso la Turchia debbano rimanere aperte ma che la Turchia debba seguire tutti gli obblighi stabiliti nei criteri di Copenaghen" perchè "non ci sono doppi standard". Incontrando questa mattina alla Farnesina il collega cipriota, Markos Kyprianou, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha fatto il punto sulla situazione a Cipro e sulle prospettive dell’adesione della Turchia (che mantiene circa 40 mila soldati a Cipro nord) all’Unione Europea.
Ricordando che "in Europa vi sono sensibilità diverse nei confronti della Turchia", il titolare della Farnesina ha spiegato che i "più recenti sviluppi del dialogo tra il presidente cipriota (Dimitris Christofias) ed il leader turco cipriota (Mehmet Ali Talat) non hanno purtroppo ancora portato a una soluzione definitiva come desidereremmo".
Dall’incontro, ha detto Frattini, è emersa "una comune visione della dimensione euro-meditarranea", e "l’approccio europeo che il trattato di Lisbona introduce ci permetterà di fare notevoli passi avanti su tutti i terreni di comune interesse". Da parte sua il ministro Kyprianou ha ribadito la disponibilità cipriota all’ingresso della Turchia nell’Ue ma a una condizione chiara: "Cipro vuole avere una Turchia europea e non solo la Turchia in Europa". Frattini ha reso noto che a metà novembre accompagnerà il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella sua visita in Turchia che sarà "un’occasione molto importante".