Italia-Libia. Berlusconi a Tripoli, presto liberi i motopesca sequestrati

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Italia-Libia. Berlusconi a Tripoli, presto liberi i motopesca sequestrati

14 Giugno 2010

"Sono contento del buon lavoro condotto dalle diplomazie italiana e libica, ora, però, è necessario definire un accordo duraturo che ponga definitivamente fine a questa ‘guerra del pesce’ nel Mediterraneo". Lo ha dichiarato Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo per la Pesca Cosvap di Mazara del Vallo, alla notizia che dopo l’intervento del premier Silvio Berlusconi a Tripoli, la Libia ha deciso di liberare i 3 motopesca mazaresi, con a bordo 22 marittimi, fermati giovedì mattina mentre pescavano a circa 40 miglia dalla costa. I pescherecci, che si trovano nel porto di Bengasi, dovrebbero essere rilasciati nelle prossime ore.

A Mazara del Vallo, intanto, dopo la notizia che i motopesca "Alibut", "Vincenza Giacalone" e "Mariner 10", sequestrati dai libici all’alba di giovedì scorso, si tira un sospiro di sollievo. Commenti positivi tra gli armatori e gli esponenti politici locali, ma anche l’invito a trovare una soluzione definitiva con la Libia. "Esprimo soddisfazione per il rilascio dei tre pescherecci, ma adesso si deve affrontare la questione relativa alla pesca nel Mediterraneo e in particolare nella zona in cui è avvenuto il sequestro da parte dei libici che tradizionalmente è sempre stata utilizzata dai mazaresi", commenta Nicola Lisma, l’assessore alla Pesca della Provincia regionale di Trapani.

"Invito il Governo nazionale – aggiunge – ad adoperarsi per prevenire i sequestri dei nostri pescherecci e trovare una soluzione definitiva a questo stato di cose che possa soddisfare sia la nostra marineria sia i libici". Lisma parlerà della questione oggi, al tavolo dell’Unità di crisi per la pesca del quale è stato chiamato a far parte dal ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan, e che si insedierà nel pomeriggio a Roma, nella sede del Ministero. Saranno rilasciati dopo l’intervento del presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. Commenti positivi tra gli armatori e gli esponenti politici locali, ma anche l’invito a trovare una soluzione definitiva con la Libia. "Esprimo soddisfazione per il rilascio dei tre pescherecci, ma adesso si deve affrontare la questione relativa alla pesca nel Mediterraneo e in particolare nella zona in cui è avvenuto il sequestro da parte dei libici che tradizionalmente è sempre stata utilizzata dai mazaresi", commenta Nicola Lisma, l’assessore alla Pesca della Provincia regionale di Trapani. "Invito il Governo nazionale – aggiunge – ad adoperarsi per prevenire i sequestri dei nostri pescherecci e trovare una soluzione definitiva a questo stato di cose che possa soddisfare sia la nostra marineria sia i libici".

Lisma parlerà della questione oggi, al tavolo dell’Unità di crisi per la pesca del quale è stato chiamato a far parte dal ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan, e che si insedierà nel pomeriggio a Roma, nella sede del Ministero.