Karadzic operava anche in Italia e a Vienna. Si faceva chiamare Pera

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Karadzic operava anche in Italia e a Vienna. Si faceva chiamare Pera

25 Luglio 2008

L’ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic, catturato nei giorni scorsi in Serbia, operava come medico alternativo, e sotto mentite spoglie, anche a Vienna e in Italia.

Lo riferiscono fonti di stampa austriaca.

Spacciandosi per croato, Karadzic esercitava la professione di medico alternativo sotto lo pseudonimo di ‘Pera’.

In genere, stando a quanto riferisce il quotidiano Kurier, Karadzic si tratteneva a Vienna «al massimo tre giorni» e abitava presso le famiglie serbe che aveva in cura. Una di queste, una coppia che non riusciva ad avere figli, si era rivolta a lui nella speranza di realizzare il suo desiderio. Dopo la cattura di Karadzic, Stefan Graf e la moglie da lui ‘curata’ l’hanno riconosciuto dal suo look di guru apparso sulle foto coi capelli lunghi raccolti sulla sommità del capo.

Oltre alla coppia di Vienna, il giornale scrive che Karadzic avrebbe esercitato la professione di medico alternativo anche in Italia, ma non fornisce particolari al riguardo.

«Abbiamo per anni cercato di avere un bambino», racconta la signora Graf al Kurier, quando a metà 2006 una zia residente a Vienna le raccomandò un guaritore che veniva dal nostro Paese e ogni tanto curava a Vienna famiglie serbe. Alla prima visita, racconta la donna, Karadzic alias ‘Perà le impose le mani sulla pancia e le chiese se sentiva calore. Lei rispose di sì «anche se non era vero». Poi le prescrisse delle gocce per 25 euro. La volta successiva già costavano 50 e «quando mi sono rifiutata di pagare lui era irritato».

La donna ricorda che Karadzic non guardava mai negli occhi e parlava poco, in serbo. Inoltre aveva notato che le sue mani sembravano molto più giovani del suo aspetto, che era sempre vestito di nero con i capelli raccolti in alto e indossava una lunga catena al collo con una croce: «Sembrava un prete ortodosso», dice. Il marito lo trovava «antipatico» e molto arrogante, racconta.

I contatti si interruppero dopo che la coppia, senza il suo ‘aiuto’, si accorse che la donna era incinta. Una volta, racconta il marito, ‘Pera’ si rifece vivo: «Voleva parlare con mia moglie per chiedere probabilmente il suo onorario per il successo della cura», ma i due non lo rividero mai più.