Kirghizistan. Referendum, il 90,5% ha detto sì alla nuova costituzione

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Kirghizistan. Referendum, il 90,5% ha detto sì alla nuova costituzione

02 Luglio 2010

È stato approvato con il 90,55% di "sì" il referendum svoltosi domenica scorsa nell’ex repubblica sovietica del Kirghizistan per varare una nuova costituzione che farà del paese la prima democrazia parlamentare dell’Asia centrale. Lo riferiscono le agenzie russe, citando i dati definiti della consultazione resi noti dal presidente della commissione elettorale centrale Akylbek Sariev.

I "no" sono stati l’8,07%. Il tasso di partecipazione è stato del 72,24%. Essendo già stati pubblicati dalla stampa, ha spiegato Sariev, la nuova costituzione è entrata in vigore. La premier del governo provvisorio Rosa Otunbaieva giurerà domani anche come presidente ad interim, sino alla fine del 2011, ossia per tutto il periodo transitorio.

Per l’ottobre del prossimo anno sono state fissate le elezioni parlamentari. Il Kirghizistan è stato chiamato al referendum dopo la rivolta di aprile (quasi un centinaio di vittime) che ha costretto alla fuga il presidente Kurmanbek Bakiev (ora in Bielorussia), e gli scontri etnici di tre settimane fa tra kirghizi e uzbeki nel sud del Paese (centinaia di morti e 400 mila rifugiati).