La Lega propone tetto alla Cig per stranieri. Cgil: “Proposta xenofoba”
27 Novembre 2009
di redazione
"Per i cittadini extracomunitari, che lavorano in Italia, gli strumenti di sostengo al reddito non potranno superare la durata di 6 mesi". Il deputato della Lega e componente della commissione Bilancio della Camera, Maurizio Fugatti, annuncia la presentazione di un emendamento alla Finanziaria 2010.
La proposta di modifica prevede che "per i lavoratori residenti sul territorio nazionale non cittadini italiani ovvero comunitari destinatari di qualsiasi trattamento di sostegno al reddito, ai sensi della legislazione vigente in materia di ammortizzatori sociali, la durata del beneficio non può essere per l’anno 2010 superiore a sei mesi".
"Le risorse sono quelle che sono e prima di tutto dobbiamo guardare ai cittadini italiani. Quindi diamo la cassa integrazione anche ai cittadini extracomunitari ma solo per 6 mesi", spiega Fugatti. Che aggiunge: "Se non c’è lavoro per gli italiani non c’è per nessuno. Prima dobbiamo pensare agli italiani". Se la crisi andrà avanti secondo il deputato leghista, ci sarà "una contrapposizione tra disoccupati italiani e disoccupati extracomunitari e questo vuol dire che sulle strade, e in parte già accade in Padania, ci troveremo sia disoccupati italiani sia disoccupati exrtacomunitari, quindi noi diciamo di tutelare di più gli italiani". Se non c’è lavoro, sottolinea Fugatti, in Italia resta chi lo ha oppure chi ha la Cig. "In alternativa torna a casa. I sondaggi ci dicono che ci sono stanti extracomunitari che hanno deciso di tornare. Noi non li licenziamo ma se sono senza lavoro la Bossi-fini dice questo".
Nel complesso, il Carroccio ha presentato un "pacchetto" di 250-300 emendamenti, consapevole comunque che le maglie sono strette. Fra le altre proposte una serie di misure di taglio dell’Irap rivolti alle Pmi, la moratoria degli studi di settore sui redditi 2009, uno stanziamento di tre milioni per la lotta a chi guida dopo aver bevuto, norme per superare il digital divide nelle zone di montagna, e una relazione del ministro dell’Economia sullo stato di attuazione di alcune modifiche al testo unico bancario introdotte a fine ’96 sulle valutazioni del rischio di credito e i requisiti patrimoniali delle banche.
"Una iniziativa xenofoba e una vera e propria sciocchezza giuridica". Così la Cgil giudica l’emendamento presentato dalla Lega alla Finanziaria che prevede un tetto massimo di sei mesi alla cassa integrazione per i cittadini extracomunitari. "Questi lavoratori e i loro datori di lavoro – afferma il segretario confederale, Fulvio Fammoni – pagano come per tutti gli altri i contributi per accedere agli ammortizzatori sociali. Quindi si tratta di un emendamento improponibile a meno che la Lega non pensi che, come succede per la previdenza, i lavoratori stranieri devono solo versare e difficilmente ricevere il corrispettivo di quanto versato. È una esplicita istigazione al lavoro nero", conclude Fammoni.