La precisazione di Scientology
18 Novembre 2009
di redazione
Pubblichiamo il chiarimento di Scientology in merito alla condanna inflitta dal tribunale francese all’Associazione religiosa.
Facendo riferimento all’articolo "Scientology alla sbarra: condannata per truffa pubblicato" da "L’Occidentale" il 27 ottobre scorso, é vero che c’è stata una condanna e che la Chiesa di Scientology di Parigi ha già ricorso in appello dove la sentenza potrà essere ribaltata. E’ anche vero che la Corte Correzionale della capitale francese ha respinto le richieste di chiusura delle sedi da parte del Pubblico Ministero. La Corte ha infatti detto che su un periodo di oltre dieci anni non c’è stata nessuna denuncia nei confronti di Scientology e che gli imputati avevano agito spinti da un sincero convincimento religioso.
Non è la prima volta che Scientology incrocia i tribunali francesi. In effetti gli incubi di una vera ossessione nazionale nella République, sembrerebbero dovuti a tutto ciò che ha a che fare con la libertà di appartenere ad una religione: anche questo è un fatto evidenziato dal ripetersi di polemiche internazionali nei confronti dell’atteggiamento istituzionale francese verso le varie forme di religiosità e avvalorato dal rapporto annuale del Dipartimento di Stato Americano (26 ottobre 2009).
In molte nazioni altrettanto avanzate e democratiche come la Francia viene spesso definita, gli “al lupo al lupo” delle sette oscurantiste e iperlaiciste, quali sono alcuni gruppi di sedicenti esperti sulle minoranze religiose, sono stati ormai da tempo ridimensionati e riconosciuti per ciò che sono: tentativi di limitare i principi di uguaglianza, libertà e fratellanza e i diritti fondamentali dell’uomo che la stessa Francia cerca con fatica di rispolverare.
Fabrizio D’Agostino
Chiesa di Scientology di Roma e Mediterraneo