L’appello: “Basta con la pandemia informativa, stasera i tg aprano su altro”

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L’appello: “Basta con la pandemia informativa, stasera i tg aprano su altro”

19 Ottobre 2020

Un “gesto di rottura”, attraverso lo strumento che più di ogni altro ha contribuito all’Italia unita e che oggi sta dando una bella mano a creare l’Italia terrorizzata: la televisione. Perché “a volte le rivoluzioni si innescano a partire da piccole azioni”. Parola di Alessandro Milan, giornalista molto amato dai radioascoltatori dello Stivale, che dalle colonne del “Quotidiano Nazionale” lancia oggi un appello: “Stasera il virus vada nei titoli di coda”.

“Pensate se una sera di queste Lilli Gruber, Barbara Palombelli, o un qualsiasi giornalista iniziasse il programma che conduce così: ‘Oggi non parleremo di Covid’”, scrive Milan. Un gesto davvero rivoluzionario, che sarebbe necessario “per far fronte a questa epidemia informativa sul coronavirus”. E se si fosse a corto di spunti alternativi, eccone in abbondanza: “l’emergenza droga tra i giovani, le elezioni americane, il fanatismo islamico che riesplode in Francia…”.

E invece, “me la figuro la riunione con gli autori a discutere su quale virologo di turno invitare, se della linea catastrofista o prudente”. Insomma: siamo in piena “infodemia”, che “fa danni forse meno visibili del virus, ma sempre più evidenti”. A cominciare dall’utilizzo di psicofarmaci, del quale negli ultimi mesi si è registrato un aumento vertiginoso.

Milan previene l’obiezione che potrebbe essergli mossa: l’informazione in tv parla di ciò di cui gli spettatori vogliono sentirsi raccontare. Ma è d’accordo solo in parte: “amo frequentare i bar di quartiere per tastare gli umori della gente – scrive – e assicuro che molti spettatori e lettori sono esasperati da questo stillicidio sul Covid”.

Il giornalista promotore dell’appello non è un negazionista: “questo virus è una brutta bestia”, specifica. “Ma c’è modo e modo di affrontare una difficoltà”. E “ormai regna la paura. A questo siamo arrivati snocciolando ogni giorno titoli di prima pagina sempre più ansiogeni, con parole come resistenza, battaglia, incubo”.

Nonostante tutto, Milan si dice fiducioso. “Stasera accenderò la tv, mi sintonizzerò su uno degli innumerevoli talk show, e attenderò il miracolo. Ne basterebbe uno per invertire la rotta”. E noi attendiamo e speriamo con lui.