L’ayatollah sciita Nassiri difende i cristiani iracheni

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L’ayatollah sciita Nassiri difende i cristiani iracheni

17 Ottobre 2008

La "Assyrian International News Agency" riferisce che il Grande Ayatollah Mohammad Bakir al-Nassiri ha preso le difese dei cristiani residenti in Iraq emettendo una fatwa, cioè una decisione religiosa vincolante, con lo scopo di proteggere i cristiani minacciati nella città di Mosul. Negli scorsi giorni almeno 1400 cristiani iracheni erano stati costretti a fuggire dalla città e alcuni erano stati uccisi dai miliziani. Anche l’Onu si è espressa contro queste persecuzioni condannando fermamente le violenze.

Per salvaguardare l’incolumità della comunità cristiana di Mosul, l’Ayatollah ha chiesto al governo iracheno di adottare tutte le misure necessarie per aiutare e difendere la minoranza. Al-Nassiri è considerato uno dei più importanti leader spirituali nella zona meridionale del Paese. In una recente intervista all’agenzia-stampa "Aswat al-Iraq" ha dichiarato che i cristiani sono "fratelli la cui protezione deve essere prioritaria per ogni iracheno che ne ha la possibilità".

"E’ dovere di ogni iracheno – ha aggiunto il leader religioso – di agire in favore dei cristiani non solo a Mosul, ma ovunque si trovino in tutto il territorio iracheno". Il Grande Ayatollah si è rivolto anche alle forze di polizia locali chiedendo uno sforzo maggiore nella diffusione della sicurezza in Iraq.

Secondo Nassiri i cristiani sono finiti nel mirino perché rientrano in una "cospirazione" che ha colpito tutti gli iracheni. L’Ayatollah ha accusato quelli che definisce "poteri interni ed esterni esistenti nel paese" di aver "seminato la discordia e la sedizione tra i gli iracheni spingendoli a commettere questi crimini".