Le dichiarazioni bomba di Tancredo e Obama

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Le dichiarazioni bomba di Tancredo e Obama

04 Agosto 2007

Il sole deve aver dato alla testa al candidato repubblicano alla presidenza Tom Tancredo. Il parlamentare del Colorado, durante un incontro elettorale in Iowa, all’inizio di questa settimana, ha ventilato l’ipotesi, in caso di un attacco nucleare contro gli USA, di bombardare La Mecca e Medina, luoghi santi per i fedeli musulmani. “Se fosse per me”, ha detto Tancredo ad un gruppo di 30 supporter, “dovremmo spiegare che un attacco terroristico nucleare sul nostro territorio sarebbe seguito da un attacco su La Mecca e Medina”. La gravità dell’affermazione ha costretto il Dipartimento di Stato, cosa inconsueta nei confronti di un candidato alla Casa Bianca, a censurare Tancredo. Il portavoce dell’US State Department, Tom Casey, ha detto ai giornalisti che “è assolutamente oltraggiosa e da condannare l’idea della minaccia di un attacco su luoghi sacri, siano essi islamici, ebraici o di qualsiasi altra religione”. Anche la superstar del partito Democratico, però, non scherza: in questi giorni, forse per mostrare di non essere debole in politica estera (come afferma ripetutamente Hillary Clinton), Barack Obama non ha escluso l’ipotesi di un attacco americano sul suolo pachistano per colpire le basi di Al Qaeda. Affermazioni che hanno suscitato critiche roventi da parte del governo di Musharraf e l’imbarazzo di George W. Bush. Il presidente ha dovuto rassicurare l’alleato nella lotta al terrorismo che gli Stati Uniti rispettano pienamente la sovranità territoriale del Pakistan.