L’emergenza rifiuti s’allarga nel Napoletano, a Terzigno ancora notte di scontri
24 Ottobre 2010
di redazione
Si allarga nel Napoletano il fronte della protesta contro le discariche. All’alba di oggi un gruppo di manifestanti ha inscenato una manifestazione dinanzi all’ingresso della discarica di Chiaiano in via Cupa del Cane.
Alcune decine di persone, secondo quanto si apprende dalle forze dell’ordine, hanno rallentato l’accesso dei camion all’invaso, l’unico finora utilizzato al momento dal comune di Napoli per lo smistamenti di 700 delle oltre 1400 tonnellate di rifiuti quotidianamente prodotte.
Le operazioni di scarico sono riprese regolarmente solo grazie all’intervento della Polizia che ha presidiato per qualche ora sia l’accesso di Chiaiano che quello dei Camaldoli.
A Terzigno è continuata la guerriglia che da giorni si sta scatenando di fronte alla discarica di cava Sari. Ancora scontri nella notte tra le forze dell’ordine e manifestanti a Terzigno (Napoli): si sono sono fronteggiati da un capo all’altro della rotonda Panoramica con lanci di petardi e lacrimogeni. Più volte i manifestanti, si tratta di gruppi di giovanissimi, sono avanzati verso le forze dell’ordine che hanno reagito con piccole cariche di alleggerimento.
Sul selciato gli agenti hanno anche trovato una molotov non esplosa, mentre almeno altre tre molotov sono state fatte esplodere a poca distanza da un mezzo della polizia. E ancora lanci di pietre verso i poliziotti e masserizie date alle fiamme lungo la strada che collega la rotonda Panoramica al centro di Boscoreale.
Quando i giovani manifestanti – alcuni hanno agito a volto scoperto – sono arretrati, hanno messo di traverso lungo la carreggiata l’autovettura di un giornalista freelance, incendiandola successivamente in modo da rallentare l’avanzata delle forze dell’ordine. La rotonda Panoramica – come ogni sera rimasta al buio perché qualcuno ha staccato la corrente – è stata illuminata solo dai bagliori di petardi e lacrimogeni. Al termine delle operazioni, due persone sono state fermate dalla polizia per essere identificate. Al momento, per fortuna, non si segnalano feriti.
Intanto, l’ipotesi di aprire Cava Vitiello, a Terzigno, il mega invaso destinato ad ingoiare milioni di tonnellate di spazzatura, è stata per il momento "congelata" e il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, chiederà al Parlamento di escludere questa seconda contestata discarica dai siti previsti dalla legge del 2008; sarà invece bonificata e continuerà a funzionare fino ad esaurimento cava Sari. Questi i risultati cui è giunto sabato sera l’attesissimo vertice, in prefettura, a Napoli, tra Bertolaso e i sindaci dei quattro comuni interessati. Ma la piazza si è già fatta sentire scatenando l’ennesima notte di guerriglia, scontri e molotov.