Libano: almeno 222 i militanti uccisi
04 Settembre 2007
di redazione
Il ministro della Difesa libanese, Elias al-Murr, oggi ha
dichiarato che l’esercito ha ucciso almeno 222 militanti di al Qaeda nelle 15
settimane di scontri nel campo profughi palestinese di Nahr al-Bared.
L’esercito è riuscito a prendere il controllo di Nahr
al-Bared solo la scorsa domenica, dopo più di tre mesi di aspri scontri con i
militanti di Fatah al-Islam.
“Questa vittoria ha sradicato la maggiore minaccia con
cui era alle prese il popolo libanese perché Fatah al-Islam si stava
diffondendo come cellule cancerogene per colpire ogni parte della
nazione”, ha detto Murr in un incontro con la stampa.
“L’organizzazione voleva isolare il nord del Libano
per creare un emirato terrorista”, ha spiegato.
Almeno 42 civili e 163 soldati hanno perso la vita,
portando a oltre 400 il numero delle vittime, il più grave bilancio per scontri
interni in Libano dalla guerra civile terminata 17 anni fa.
Anche se Fatah al-Islam non ha legami di tipo organizzativo
con al Qaeda, ne condivide l’ideologia. La maggior parte dei suoi militanti
sono combattenti arabi stranieri e alcuni hanno combattuto in Iraq.