Libano. Cellula terroristica pianificava attacchi contro l’Unifil, 10 arresti
21 Luglio 2009
di redazione
Le forze armate libanesi hanno arrestato dieci persone sospettate di appartenere a un’organizzazione terroristica che pianificava attacchi contro l’Unifil, la forza delle Nazioni Unite dispiegata nel Sud del Libano, guidata dal generale italiano Claudio Graziano e che conta circa 2.500 militari del nostro Paese. È quanto riferiscono i media del Paese dei Cedri, citando un comunicato dell’Esercito.
I dieci sono cittadini di diversi Paesi arabi. Secondo l’emittente televisiva al Jazeera, il gruppo pianificava anche attentati fuori dai confini del Libano. In un comunicato, le forze armate libanesi hanno riferito che, nel corso delle indagini sulla cellula smantellata, è emerso che il gruppo aveva "pianificato diverse operazioni per far uscire dal Libano" alcuni sospetti terroristi ricercati dalle autorità di Beirut e "attualmente nascosti nel campo di Ayn al-Hilwe", la struttura per profughi palestinesi nei pressi di Sidone, nel Sud del Libano.
Stando alle autorità di Beirut, i membri della cellula sono entrati nel Paese dei Cedri con documenti falsi. Il gruppo, inoltre, è accusato di aver finanziato il piano per far uscire dal Libano i ricercati con l’aiuto di un complice che non vivrebbe nel Paese dei Cedri. Dopo essere entrati in Libano, secondo il comunicato, i dieci, che "fanno parte del gruppo integralista islamico Fatah al-Islam", si sono rifugiati ad Ayn al-Hilwe.
Gli obiettivi della cellula erano quelli di compiere attentati all’estero partendo dal Libano e di dare vita ad altre cellule terroristiche, che avrebbero avuto l’unico incarico di monitorare i movimenti dell’Unifil e delle forze armate libanesi per ottenere informazioni precise e sferrare poi attacchi contro le truppe. Nella nota non si precisa quando sia stata smantellata la cellula.
Già dall’ottobre 2008, la stampa di Beirut aveva lanciato l’allarme di possibili attacchi da parte di non meglio identificati gruppi terroristici contro l’Unifil, a cui partecipano anche circa 2.000 militari italiani. Dalla creazione del contingente di Unifil-2, seguita alla guerra dell’estate 2006 tra Israele e il movimento sciita Hezbollah, sono stati compiuti 3 attentati contro i caschi blu: il più sanguinoso è stato quello del 24 giugno 2007, nel quale sono rimasti uccisi 6 soldati del contingente spagnolo.