L’Irlanda dice no al Trattato Ue
13 Giugno 2008
di redazione
L’Irlanda dice no. Il ministro irlandese della Giustizia ha ammesso che la vittoria dei contrari al Trattato non è più in discussione. Quindi, mancando l’unanimità, il documento non può entrare in vigore nonostante gli altri 26 Paesi dell’Unione europea l’hanno approvato o si apprestano a farlo. I risultati definitivi sono attesi intorno alle 16,30 ora italiana.
Al momento il no sarebbe in testa in tutta l’area di Dublino. Conferme anche da una leader del partito laburista irlandese. "Sembra proprio che il no sia in testa. Penso che a Dublino la maggior parte dei distretti operai di Northside sembrano propendere per il no – ha detto Joan Burton, deputata della capitale per il Labour, il terzo partito dell’Eire -. Il sì sembra forte in alcune delle aree di classe media, ma onestamente non credo che sia sufficiente a battere il no".
E il ministro irlandese per gli Affari europei Dick Roche ha dichiarato che "le cose non si presentano bene" per il sì. Rte riferisce ancora che i distretti operai avrebbero votato massicciamente per il no. Nel distretto di Donegal, nord-est, dove sono state aperte il dieci per cento delle urne, in nessun caso ha vinto il sì.
Se la differenza tra sì e no nel referendum irlandese sul Trattato di Lisbona per il quale è in corso lo scrutinio sarà inferiore ai 10mila voti tutte le schede saranno ricontate da capo. Lo spiega il governo di Dublino, specificando che i risultati sono attesi per il primo pomeriggio, ma che se si dovesse procedere a una riconta dei voti allora arriverebbero in tarda serata. Secondo molti osservatori il risultato potrebbe essere un testa a testa, anche se il premier Brian Cowen nei giorni scorsi aveva detto di attendersi una larga vittoria del "sì".