ll lutto di Israele e le feste di Hezbollah

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ll lutto di Israele e le feste di Hezbollah

20 Luglio 2008

 

Con amara ironia Peres, al momento di firmare la grazia per Kuntar, rilevava come Israele fosse l’unico Stato al mondo che liberi terroristi dalla cella in cambio di corpi. Può darsi, ma non per questo si può riconoscere a Suleiman e a Siniora il diritto di fare del Libano l’unico paese al mondo in cui Kuntar sia festeggiato come eroe nazionale. Dopo il 16 luglio, in Europa non si può continuare a guardare alla questione libanese con il solito cinismo ("senza Hezbollah non c’è governo, senza Siria non c’è Libano"). Merita la massima severità l’atteggiamento assunto nella circostanza dalle autorità libanesi, senza escludere l’ipotesi di rubricare, al pari di Hamas, anche Hezbollah in Europa come organizzazione con finalità terroristiche. In fondo, Berlusconi a Palazzo Chigi e Frattini alla Farnesina ebbero quattro anni fa il merito di aver imposto ad un’Europa piuttosto riluttante il giudizio che su Hamas andava formulato.

(l.c.)