Lodi. Tre romeni sequestrano e violentano 18enne, arrestati
15 Giugno 2009
di redazione
Hanno sequestrato una loro connazionale diciottenne e l’hanno violentata in due, vicino al cimitero di Borghetto Lodigiano (Lodi). Per questo tre rumeni, Marian Vaduva, Emil Alecu e Valentin Alecu, nati tra il 1980 e il 1985 e tutti in Italia senza fissa dimora, sono stati arrestati ieri dai carabinieri della Compagnia di Codogno (Lodi) con l’accusa di sequestro di persona e, per due di loro, anche di violenza sessuale di gruppo. La vittima lavora regolarmente in un pubblico esercizio a La Spezia.
I tre hanno avvicinato la vittima raccontandole che il fidanzato stava male e che l’avrebbero accompagnata da lui. La ragazza si è fidata. I tre le hanno preso il cellulare e l’hanno portata a Livraga, nel Lodigiano, a casa di un altro rumeno, Z.I., un pluripregiudicato 44enne. Una volta lì, i rapitori le hanno spiegato che da quel momento in poi sarebbe dovuta rimanere con loro, altrimenti le avrebbero tagliato mani e piedi. Probabilmente, ma sul punto le indagini sono ancora in corso, intendevano avviarla alla prostituzione.
La vittima ha supplicato i tre di riportarla dal fratello, anch’egli residente in Italia e incensurato. A quel punto Marian Vaduva e Valentin Alecu le hanno fatto credere che l’avrebbero riaccompagnata a casa, ma l’hanno invece portata nei pressi del cimitero di Borghetto Lodigiano. La ragazza ha tentato di fuggire nei campi, ma è stata raggiunta, malmenata e poi violentata dai due a turno, all’interno della macchina. Dopo lo stupro, è stata riportata nell’appartamento e costretta a dormire vicino ai tre rapitori.
Nella notte però la ragazza, scalza, è riuscita a scappare dalla finestra, al piano terreno, chiedendo aiuto ad una signora che abita lì vicino. Sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza del 118: mentre la giovane era sulla lettiga, sono passati i due violentatori, che la stavano cercando. La ragazza li ha indicati e i due se la sono data a gambe a bordo di una Clio bianca, intestata ad una terza persona risultata estranea ai fatti. Dopo un paio di chilometri i carabinieri li hanno bloccati, mentre il terzo è stato sorpreso ancora in casa. I tre si trovano ora nel carcere di Lodi.