M.O. Demolito un edificio-simbolo a Gerusalemme Est, l’Olp protesta
09 Gennaio 2011
di redazione
È iniziata a Gerusalemme est la demolizione di un edificio storico palestinese, nonostante le richieste pressanti anche da parte degli Usa di uno stop.
Questa mattina vari testimoni hanno visto bulldozer in azione nel quartiere palestinese di Sheik Jarrah. Oggetto della demolizione e l’edificio noto come "Shepherd Hotel". Esso è adiacente alla casa dello storico Gran Mufti Haj Hamin al-Husseini (che invece è tutelata), e fu usato come albergo dopo l’annessione di Gerusalemme Est da parte della Giordania nel 1949.
Dopo la conquista di Gerusalemme Est da parte di Israele nel 1967, lo "Shepherd Hotel" fu utilizzato dal ministero della Giustizia per poi diventare una base della polizia di frontiera israeliana. Dall’inizio dell’ultimo decennio è rimasto vuoto ed è stato dichiarato "proprietà abbandonata" dal governo israeliano.
Infine, è stato acquistato dall’uomo d’affari Usa Irving Moscowitz, un acceso sostenitore degli insediamenti ebraici nei Territori occupati, che lo ha poi donato ad Ateret Cohanim, un’organizzazione ebraica di estrema destra che promuove le costruzione di colonie in Cisgiordania. Nel luglio 2009 la municipalità di Gerusalemme ha autorizzato il suo piano di costruire 20 abitazioni sul sito del vecchio albergo.
Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha chiesto a Israele di fermare il progetto nel cuore della Gerusalemme Est araba, rivendicata dai palestinesi come loro capitale. Ma il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto affermando che Israele "non può accettare l’idea che ebrei non abbiamo il diritto di vivere e acquistare proprietà in qualsiasi parte di Gerusalemme".
Una dura nota di condanna a nome dell’Olp è stata pubblicata dal negoziatore palestinese Saeb Erekat dopo aver appreso dell’inizio della demolizione a Gerusalemme est di un’ala dello Shepherd Hotel. "Lo stato di Israele – ha rilevato Erekat – sta demolendo una proprietà palestinese dopo l’altra in uno sforzo di ripulire Gerusalemme dei suoi abitanti palestinesi, del suo retaggio e della sua storia. Gerusalemme est e in particolare il rione di Sheikh Jarrah – ha proseguito Erekat – sono oggetto di una campagna israeliana volta a rimuovere con la forza i palestinesi per sostituirli con coloni ebrei". "Queste azioni – afferma l’Olp – sono illegali e minano alla basa la soluzione dei due Stati e il processo negoziale" fra israeliani e palestinesi.