Manovra. Alemanno: “Mi sento come chi è dovuto uscire da lunga malattia”
25 Giugno 2010
di redazione
"Mi sento come chi è dovuto uscire da una malattia molto lunga, che soffre tutte le debolezze e gli scompensi della convalescenza ma sa che la malattia è dietro le spalle". Ha spiegato di sentirsi così, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, dopo aver avuto la possibilità di mettere in moto il meccanismo di rientro del debito capitolino, ha spiegato dai microfoni di Radio24.
"Fino a quando il Governo non ha varato la norma che ci ha permesso di creare il piano di rientro temevo che il Comune di Roma, non per causa nostra, andasse in dissesto". E proprio in merito alla situazione economica da affrontare, Alemanno ha spiegato di aver "rivolto un appello all’ opposizione perchè abbia un atteggiamento responsabile; non pretendiamo ammissioni di responsabilità ma, almeno, ammettesse che c’è un problema. Finora la risposta non è stata molto confortante. C’è stata una forte polemica da parte dei presidenti che hanno quasi aggredito seppure verbalmente l’assessore Leo". Per il sindaco "c’è la tendenza a ‘buttarla in caciara’, cioè a urlare, ad accusare e non a dire ‘rimbocchiamoci le maniche’. Più responsabili sono state le parti sociali".