Manovra. Calderoli: “Gli enti? Un’arroganza scandalosa”
31 Maggio 2010
di redazione
"I criteri? Semplice, chi non ha documentato la propria attività si è visto tagliare i finanziamenti". A spiegare le misure sugli enti introdotte nella manovra economica, è il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, che in una intervista al Corriere della sera ricorda come l’anno scorso "abbiamo fatto un decreto in cui si diceva che l’attività di tutti gli enti sarebbe stata monitorata. Poi abbiamo scritto una letterina a chi riceveva finanziamenti dello Stato chiedendo di documentare la propria attività. Ci crede? In molti non hanno neppure risposto, lo hanno fatto due su tre, ma gli altri se ne sono fregati. Un’arroganza scandalosa".
"Un senso di onnipotenza, figlio di un retropensiero – aggiunge ancora Calderoli – a che serve rispondere, tanto abbiamo un padrino… Ma hanno fatto male i loro conti. Se sarà necessario io e il ministro Brunetta, con cui abbiamo collezionato tutte le richieste di salvezza di enti inutili che ci sono arrivate nel corso del tempo, pubblicheremo a doppia firma la lista di tali enti con a fianco il nome del rispettivo padrino".