Maroni a Fini: La Cdl è unita grazie a Berlusconi
16 Novembre 2007
di redazione
“Nel centro-destra qualcosa cambierà o sta già per cambiare.
An con la lettera di Fini al Corriere della Sera ma anche l’Udc sono più fortemente orientati a mettere in discussione la leadership di Berlusconi”. Così il capogruppo della Lega alla Camera Roberto Maroni.
Intervenendo su Radio 24 Maroni ha detto: “La Cdl sta insieme perché Berlusconi è il leader”.
E ancora, per Maroni “mettere in discussione questo principio, come fanno An e Udc, vuol dire mettere in discussione la coalizione. Noi abbiamo fatto un accordo politico ed elettorale sul federalismo, se la Cdl non c’è più ci regoleremo di conseguenza”.
“Fini dice basta annunci roboanti – prosegue Maroni – ma poi cade sullo stesso gioco e ne fa un altro lui dicendo che bisogna cambiare pagina. Cosa vuol dire? Che non esiste più la Cdl ? Che Berlusconi non è più il leader? Che siamo pronti a un governissimo? Io so solo che, passata la Finanziaria , questo governo rimane in piedi almeno fino al 2009. È impossibile che cada, in Italia non c’è più niente di stabile di ciò che è precario, e questo governo da sempre è precario”.
Quanto alle riforme “noi siamo interessati alla legge elettorale, la vogliamo fare a tutti i costi e siamo disposti a dialogare. La situazione è semplice: c’è un governo con una sua maggioranza eletta. O regge o si va a votare. Se si ipotizza invece qualcosa di diverso, un governo tecnico come nel ’95, magari presieduto da Dini, siamo assolutamente contrari. Governi tecnici, istituzionali non sono governi democratici. O Prodi regge o sennò si vada al voto”.